Il 21 marzo 1923 nasce a Damasco in Siria Nizar Qabbani نزار توفيق قباني.
E’ considerato uno dei massimi poeti arabi del Novecento. A detta di molti, il più grande poeta di lingua araba del secolo passato. La sua poetica di rottura, rispetto ai vecchi canoni classici, focalizzata su temi come l’amore, il sesso e la liberazione femminile, riesce, ancora oggi, a ipnotizzare il pubblico arabo di ogni ceto. Durante la sua vita ricoprì anche molti incarichi diplomatici in paesi arabi ed europei. A Beirut, nel 1966, fondò la casa editrice Manshurat Nizar Qabbani con la quale pubblicò la maggior parte dei suoi lavori.
E’ morto il 30 aprile del 1998 a Londra.
Praticamente sempre ignorato nel nostro Paese, la casa editrice milanese Jouvence ha deciso recentemente di proporre al pubblico italiano una raccolta delle sue migliori poesie.
Una raccolta speciale perché frutto di una selezione compiuta dallo stesso Qabbani. Le mie poesie più belle raccoglie, infatti, i componimenti che il poeta definì le sue poesie-chiave, “quelle che lasciano dietro di loro domande… fiamme… fuoco…e fumo”.
Per curare nei minimi dettagli quest’opera in lingua italiana, la casa editrice Jouvence ha chiamato due importanti studiosi, Nabil Salameh e Silvia Moresi. La postfazione è di Paola Caridi.
Nabil Salameh, cantautore e giornalista, è nato a Tripoli del Libano da rifugiati palestinesi. Dal 1998 al 2007 ha lavorato come corrispondente dall’Italia per al-Jazeera. È fondatore del gruppo Radiodervish, una delle realtà più affermate di World Music in Italia. Dal 2014 è docente di storia della musica araba al “Conservatorio Nino Rota” di Monopoli. Relatore in molte conferenze sulla cultura e sulla musica del mondo arabo, è attualmente anche membro del comitato UNRWA-Italia.
Silvia Moresi (1981), arabista e traduttrice, è laureata in Lingua e Letteratura araba presso l’Università degli Studi di Bari. Ha conseguito, a Roma, il diploma in Funzioni Internazionali presso la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (S.I.O.I) con un lavoro sui diritti umani in Palestina. Nel 2010 il suo breve saggio sull’identità e la letteratura palestinese è risultato vincitore dei seminari organizzati dall’associazione Questioni di Frontiera. Dal 2009 insegna lingua e letteratura araba e civiltà arabo-islamica in scuole pubbliche e private.
Il libro sarà presentato al pubblico a Milano in occasione di BookCity Milano che si terrà nella città meneghina dal 17 al 20 novembre.
E’ un’occasione importante per ascoltare una delle voci più prestigiose di una cultura che, oggi più che mai, ci appare per molti versi lontana, diversa. Ma la Bellezza non ha confini, non ha colore, non ha identità politica, non ha limiti.
Grazie alla disponibilità dell’editore Jouvence, che ringraziamo, pubblichiamo una delle più belle liriche di Qabbani, Lettera da sotto il mare.