Il 28 ottobre la Repubblica Araba d’Egitto è entrata a far parte del Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU.
No, non è una barzelletta, una di quelle che non fa ridere. E’ la verità.
La votazione, eseguita con la procedura del voto segreto, ha visto partecipare 193
nazioni aventi diritto. 173 voti a favore della Repubblica Araba di Egitto.
Hanno detto NO all’Egitto 20 nazioni. Tra queste l’Italia. Come riportato dalle agenzie ANSA ed ADN KRONOS ieri, dopo avere raccolto informazioni presso la Farnesina, il nostro rappresentante Sebastiano Cardi non ha votato per l’Egitto, in linea con la posizione critica italiana sul caso Regeni. Ecco quindi qualche numero elaborato da Amnesty International che ci tranquillizza sulla bontà della scelta appena fatta in sede ONU.
Benvenuto Egitto, ben arrivato in un Consiglio che vede altri Stati brillare per le proprie attività in difesa dei diritti umani (13 seggi all’Africa, 13 seggi all’Asia, 6 all’Europa dell’Est, 8 seggi all’America Latina e Centrale, 7 tra Europa occidentale, America del Nord e Oceania).
Come non ricordare l’Arabia Saudita, paese leader nelle esecuzioni pubbliche. La Cina, dove è notoria la facoltà di potere esprimere liberamente le proprie opinioni… da dietro le sbarre di una cella quando va bene!
Taci sciocco pennivendolo che non sei altro. Ma cosa stai scrivendo? Chiedi subito scusa, non ti rendi conto che stai parlando di paesi nostri stimatissimi partner commerciali? OK. Benvenuto Egitto all’interno di un organismo ridicolo ed inutile come il Consiglio ONU per i Diritti Umani.
E tu, Giulio Regeni, giovane italiano torturato, ucciso e gettato come uno straccio vecchio in mezzo ad una strada, vedi di farti dimenticare in fretta, che qui in Italia dobbiamo produrre, esportare, fatturare…