Alessandro III

Alessandro III

No, non stiamo parlando di Alessandro III Romanov, zar di tutte le Russie. E nemmeno di papa Alessandro III, storico avversario di Federico il Barbarossa. Stiamo parlando di Alessandro Lupino, per la terza volta consecutiva Campione Italiano di motocross nella categoria MX1 Elite.

Mantova 24 settembre 2017 – Crossodromo Città di Mantova “Tazio Nuvolari”. 

©Francesco Scaccianoce

Alessandro complimenti, terzo titolo nazionale consecutivo. Una bella serie. Se tu fossi di Milano ti direi che quest’anno hai voluto fare il baùscia, come diciamo noi all’ombra della Madonnina. Hai messo sino dall’inizio lo stivale sul titolo e non l’hai più tolto. Lo scorso anno c’è stata maggiore lotta la vertice. Rispetto al campionato 2015-2016 cosa è cambiato? 

Tutto sommato il livello agonistico è stato quasi uguale a quello dell’anno passato. L’anno scorso io e Philippaerts ci siamo battuti sino all’ultimo, quest’anno David ha avuto una buona dose di sfortuna. Per poca fortuna lui ha perso dei punti ed io li ho capitalizzati, essendo stato un pochino più fortunato. Il livello era lo stesso, ma io penso di avere fatto uno step in avanti. Il buon allenamento invernale mi ha permesso di fare un passo avanti, e credo di averlo dimostrato anche durante la stagione mondiale.

Sono d’accordo con la tua analisi; anche durante la stagione MXGP hai mantenuto una certa costanza di rendimento, mettendo a segno in alcune occasioni prestazioni di ottimo livello. Adesso ti aspettano due appuntamenti importanti, diversi tra di loro ma entrambi molto tosti: il Nazioni e la festa per l’addio al celibato di Tony Cairoli…

(il Nazioni è la grande sfida di fine stagione che vede correre in team con la maglia della propria Nazionale i migliori piloti di tutto il mondo – ndr).

(largo sorriso – ndr)

Sono due begli appuntamenti. Il secondo è un passo molto importante per Antonio, io l’ho vissuto lo scorso anno e so che è un momento emozionante come la vittoria in un Nazioni. Tornando alla gara a squadre noi abbiamo ben chiaro il nostro obiettivo, conosciamo le nostre potenzialità e siamo una squadra forte. Peccato che Cervellin si sia fatto male e che sia stato fermo un po’, però so che lui ha carattere e che in quella gara tirerà fuori tutto quello che ha dentro.

Il circuito è bellissimo, uno dei più belli al mondo.

Il circuito è bellissimo, uno dei più belli al mondo. Matterley Basin è stato in parte modificato e dicono che la pista sia diventata ancora più bella. Non vedo l’ora di arrivare lì. E’ una pista che con gli spettatori a pochissimi metri da noi emoziona come nessuna altra. Come premio per avere vinto il mondiale nel 2006 KTM mi regalò due biglietti per il Nazioni 2006 che si correva proprio in Inghilterra a Matterley Basin. Ora dopo undici anni sarò su quella terra a correre, è un’emozione molto forte. Vorrei salire sul podio.

Poi finito quell’impegno si pensa all’addio al celibato di Antonio. E li abbiamo già in mente un bel programmino…

Poi finito quell’impegno si pensa all’addio al celibato di Antonio. E li abbiamo già in mente un bel programmino… Lo dobbiamo mettere alla prova, si deve preparare bene perché noi conosciamo a fondo i suoi punti deboli… ci sarà da divertirsi. (largo sorriso – ndr).

©Francesco Scaccianoce

A proposito di amici del cuore, ripensando anche a Matteo Bonini #36, i vecchiettiproprio non vogliono mollare… A metterti il sale sulla coda in tutto il campionato sono stati due non più giovanissimi, Dp19 e Matteo Bonini #36. La vostra è stata una generazione tosta, robusta, di talenti veri. Ed i giovani? Nell’Europeo vanno bene poi vengono all’italiano e contro i vecchi lupi e le vecchie volpi manifestano ancora delle difficoltà.

Matteo è stato davvero bravo, ha vinto il titolo nazionale di SuperCross e sta battendosi con Philippaerts per la seconda piazza nell’italiano MX1. La gestione del Mondiale e dell’Europeo sono un po’ cambiate. Luongo ha cambiato qualcosa. Adesso c’è un grosso dislivello tra l’Europeo ed il Mondiale. Nell’Europeo abbiamo fatto bene, mettendo tre piloti italiani nelle prime quattro posizioni. Per contro invece in MXGP siamo rimasti solo io ed Antonio. Qualche lacuna nel movimento giovanile italiano c’è.

Il brutto difetto che riscontro in diversi ragazzi è che appena conquistano un piccolo risultato si sentono già arrivati. E’ una cosa che continuo a vedere, e quando posso il mio consiglio cerco di darlo: non si diventa campioni in un giorno. E quando poi campione lo si diventa è difficile rimanerloI giovani tendono a sottovalutare tutto, ma quando sottovaluti un diretto concorrente, un altro pilota… è la fine. Mai sottovalutare niente e nessuno.

Anche a causa del ritiro della sponsorizzazione Monster, Kawasaki non schiererà il Team ufficiale MX2 CLS, ed HRC andrà via dal team MX2. 

Torniamo allo scenario del Mondiale. Si dice che dalla prossima stagione alcune case produttrici ufficiali si ritireranno dal campionato mondiale MX2. Si parla della Suzuki ad esempio. Non è un buon segno per il nostro amato motocross. La nave appena galleggia ed ecco che qualcuno abbandona i remi.

Luongo sta cambiando molto, e non so dirti se lo sta facendo in accordo con le Case produttrici o meno. Anche a causa del ritiro della sponsorizzazione Monster, Kawasaki non schiererà il Team ufficiale MX2 CLS, ed HRC andrà via dal team MX2. Perciò non è solo Suzuki, il cambiamento è più drastico. Luongo secondo me vuole arrivare a fare una classe unica; la MXGP come per la pista asfaltata la MotoGp. Portare la MXGP ad un livello superiore e poi impostare un buon Europeo di MX2. Lui punta a questo e sembra che le Case si stiano avvicinando a questa ipotesi; sarà un cambiamento molto molto molto netto. Non voglio immaginare come diventerà il Mondiale tra due-tre anni. Grandi cambiamenti all’orizzonte, lui non punta alla quantità ma alla qualità.

Questo potrebbe aiutare la vendita del prodotto motocross di alta fascia ma potrebbe anche affossare il movimento giovanile.

Non è facile, anche per un pilota discreto come me, piazzato intorno alla decima posizione al Mondiale, sarà più complicato, ci si dovrà accontentare. Il mercato si contrae.

Parliamo un secondo del tuo amico Antonio Cairoli. Attaccato alla coda ha un Herlings davvero forte. E’ sazio oppure ha ancora voglia di battersi con il suo giovane erede?

Ma no, ma quale sazio! Lui ha una voglia… non smette, ma nemmeno tra due anni. Smetterà quando si stuferà; questo Mondiale vinto lo ha caricato ancora di più, ha sempre più voglia di mettersi in gioco.

©Francesco Scaccianoce

Ho dei vincoli contrattuali che mi impediscono di farti delle anticipazioni, comunque dovrai attendere ancora poco per conoscerli. 

Hai dimostrato che a livello di campionato nazionale non c’è trippa per gatti. Nel Mondiale hai corso una buona stagione, sempre concentrato, la testa c’era sempre. Sorprese per la prossima stagione?

Nella prossima stagione ci saranno dei grandi cambiamenti. Ho dei vincoli contrattuali che mi impediscono di farti delle anticipazioni, comunque dovrai attendere ancora poco per conoscerli. Faremo un comunicato stampa dopo il Nazioni. Ho gran voglia di continuare a lavorare bene come quest’anno, gli stimoli ci sono e sono forti. Il target del prossimo campionato è quello di rientrare tra i primi dieci del Mondiale.

Vero, quest’anno sei sempre stato reattivo e non hai mai solo portato a spasso la moto.

Ho sempre lottato, posso recriminare su qualcosa nelle prime gare, però qualche errore si può fare, non siamo robot.

Ok la nostra chiacchierata è terminata, anche perché ci passa sotto il naso un piatto di pasta fumante e profumato che di colpo ci fa scordare MX1,MXGP etc etc…

Thanks Lupo e…avanti tutta!!!

©Francesco Scaccianoce

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