vi sfido a trovare tra di noi uno solo che non abbia mai giocato a pallavolo in vita sua.
Siamo stati ospiti della Agil Igor Volley Novara, la squadra di volley femminile piemontese che milita in serie A, ed abbiamo assistito alla partita Igor Volley vs Zanetti Bergamo.
Come già fatto con altre discipline sportive, il nostro intento era quello di valutare sul campo l’ambiente, la tensione, l’agonismo, il profumo che si respira a contatto con uno di quegli sport che vengono definiti, in modo alquanto antipatico, “minori” o di “nicchia”. Nel caso specifico della pallavolo, passi pure il concetto di “minore” se facciamo un parallelo con altri campionati che muovono risorse economiche assolutamente superiori; calcio, MotoGp, Formula 1 eccetera, tanto per capirci.
Impossibile in ogni caso parlare di sport di nicchia, essendo il volley la disciplina di gran lunga più praticata in assoluto nelle scuole italiane; vi sfido a trovare tra di noi uno solo che non abbia mai giocato a pallavolo in vita sua.
Giungiamo in serata a Novara, il sole sta calando rapidamente ed accarezza la sagoma dei due impianti gemelli di Piazzale dello Sport Olimpico; la piscina olimpionica ed il Pala Igor. Due gioielli che danno lustro alla cittadina novarese. Pochi minuti e regna il buio. La Igor Volley è la società di punta dello sport novarese e l’attesa per la partita è alta. Il parcheggio è ampio, ordinato e capiente. Il personale della Agil Volley è veloce e cortese e la fase di accredito si conclude molto velocemente.
Le tribune sono piene, siamo vicini al tutto esaurito.
Entriamo e prendiamo posto a bordo campo. Molto a bordo campo. Per intendersi, tanto vicino alle giocatrici che in fase di riscaldamento una “veloce” mi sfiora e mi fa volare gli occhiali. Non la prendo come un’intimidazione però perché la giocatrice che ha cercato di farmi fuori mi sorride divertita.
Di norma ancora prima di seguire gli atleti, ho l’abitudine di guardare il pubblico. Le tribune sono piene, siamo vicini al tutto esaurito. Uno spicchio di tribuna ospita il tifo più acceso, con tamburi, megafoni, bandiere ed addirittura un impianto audio proprio, dotato di buoni amplificatori. Il palazzetto è moderno e davvero bello. La gente chiacchiera amabilmente mentre le ragazze delle due squadre iniziano il riscaldamento fisico. L’atmosfera è quella di una festa dello sport, da godersi sugli spalti tra vecchi amici.
Ora giriamo gli occhi verso il campo. Facciamo finta di non far caso al fatto che le pallavoliste sul parquet sono tutte bellissime ragazze e cerchiamo di riconoscerle una ad una. Molti sono i volti noti, che riportano alla mente le gare della Nazionale italiana e di altri team stranieri di levatura mondiale. La Igor Volley ha anche quest’anno grandi ambizioni e cerca di centrare il massimo obiettivo sia in Italia sia in Europa. Lo scontro con Bergamo è uno di quelli di cartello, una sorta di “classico”.
La partita inizia e con il fischio di avvio inizia anche il controcanto dello speaker novarese che sottolinea realizzazioni, falli e cambi. Molto americano; se durante una partita di calcio lo speaker dello stadio parlasse in continuazione per due tempi lo caccerebbero a pedate. Qui i suoi interventi sono invece molto apprezzati.
Se il buon giorno si vede dal mattino… Novara parte a razzo e costringe Bergamo ad un timeout dopo un parziale di 5 a 1. Timeout che serve a poco perché rapidamente la forbice si allarga sino ad un perentorio 11 a 4.
Continuo l’incitamento del pubblico di casa, strapotere a muro di Novara, poco spazio per Bergamo. Ecco il primo punto per il quale viene richiesta una conferma video. Tutto il pubblico e le due squadre si voltano verso il tabellone led per vedere la ricostruzione grafica del punto contestato. Ed in attesa della riproduzione, in sottofondo… musica. E’ una scena che si è ripresentata più volte, sempre con musiche diverse. Dalla colonna sonora de “la Pantera Rosa” a “007”. Alla fine mi sono trovato ad augurarmi altri check, giusto per vedere se saremmo arrivati anche a “Profondo rosso” o “Suspiria”. Molto appropriato questo sistema di accompagnamento perché stempera la tensione, in particolare tra il pubbico.
Primo set per Igor Volley 25 a 12. La Zanetti Bergamo si lecca le ferite e rientra in campo con un maggior cipiglio.
Non è comunque la sera giusta per le ragazze di Bergamo; Novara ha molta più fantasia, a muro non perdona ed in attacco è chirurgica. A metà tempo le padrone di casa conducono per 13 a 7 ed al termine della seconda frazione lo score è di 25 a 15 per l’Agil Volley. La terza frazione (che sarà poi anche l’ultima) è giocata da Novara con la serenità di chi ha già capito che il risultato finale non potrà essere che vincente. Gira tutto a mille, tutto viene bene, tutto sembra di facile realizzazione. 10 a 3. Poi 16 a 8. Si chiude 25 a 15. Tre a zero secco; mai in dubbio il destino dell’incontro.
Il fischio finale da l’avvio ad una sorta di quarto tempo spontaneo. In campo scende ordinatamente il pubblico. Le atlete fanno stretching in mezzo alla gente. Pioggia di foto e selfie. Viene premiata come MVP la numero 1 di Novara, Lauren Carlini. Interviste, dirette radio e tv. Festa. Tutto molto bello.
Non abbiamo volutamente nella succinta cronistoria della serata fare citazioni particolari legate a singole atlete, trattandosi non di una cronaca dell’incontro quanto piuttosto di un nostro primo contatto con il volley femminile di serie A.
E’ giusto comunque citare tutte le protagoniste della serata, indipendentemente dal loro contributo a questo specifico incontro. Andremo in futuro a conoscerle meglio confrontandoci singolarmente con alcune di loro.
Grazie per lo spettacolo offerto a Carlini, Stufi, Camera, Plak, Nizetich, Chirichella, Sansonna, Piccinini, Bici, Bartsch, Zannoni, Veljkovic, Enogu della Igor Volley (coach Massimo Bormolini).
Smarzek, Imperiali, Olivotto, Sirress, Courtney, Tapp, Carraro, Mingardi, Cambi, Loda, Acosta Alvarado, Strunjak della Zanetti Bergamo (coach Matteo Bertini).
Alla prossima!