Sabato 5 gennaio. Inizia il girone di ritorno della massima serie di calcio femminile italiana. A Milano, al campo Vismara di via dei Missaglia, si affrontano ac Milan e Pink Bari.
Sulla carta sembra una partita facile per le ragazze di Morace e Williams (seconde in classifica ad un solo punto dalla capolista Juventus) che devono affrontare il fanalino di coda della serie A. Ogni partita ha però una propria storia; le partite scontate non esistono. Il campo del Vismara è in discrete condizioni, giornata di sole, tre gradi di temperatura, tribune gremite anche se non c’è il tutto esaurito, molti milanesi sono ancora fuori città.
Vediamo con grande piacere a bordo campo dieci giovani raccattapalle; nell’ultima partita casalinga erano mancate ed il ritmo delle rimesse in gioco ne aveva risentito. Siamo in serie A e siamo in casa Milan, la loro presenza è d’obbligo.
Il Milan schiera in partenza Korenciova, Bergamaschi, Fusetti, Mendes, Tucceri, Alborghetti, Moreno, Longo, Giugliano, Giacinti, Sabatino.
Il Bari manda in campo Aprile, Quazzico, Novellino, Patterson; Soro, Piro, Di Bari, Vivirito, Santoro, Oneill, Pittaccio.
Le ragazze di Morace e Williams giocano in completa divisa bianca, le ospiti in divisa rossa.
Il Bari parte con un certo timore reverenziale e viene subito punzecchiato dalla rossonera Valentina Giacinti #19 che al secondo minuto di gioco colpisce il palo. La squadra ospite non si scuote ed al minuto 8 viene punita da un guizzo di Daniela Sabatino #9 che anticipa difesa e portiere ed insacca. Una conclusione alla Pippo Inzaghi.
Il Milan preme e si susseguono le rimesse da fondo campo del portiere del Bari. Ahimè, questa giocatrice non ha un bel tiro da fermo, tanto che il suo rinvio non arriva mai in prossimità del centrocampo, fermandosi assai prima. E dai 1, e dai 2, e dai 3… ma possibile che non sia mai passato per la testa dell’estremo difensore ospite l’idea di far battere la rimessa da terra ad una sua compagna di squadra oppure di effettuare uno scambio rapido con un difensore? Ad ogni rinvio ha regalato minimo 15-20 metri di campo alle giocatrici rossonere, che ne hanno sempre aproffittato.
Non bisogna essere grandi intenditori di calcio per notare come le ragazze di rosso vestite subiscano la personalità del Milan, tanto da passare a tratti addirittura da una difesa a 4 ad una difesa a 5.
Al minuto 12 il Milan raddoppia con Lisa Alborghetti #5 che gonfia di destro la rete barese, servita da un bell’assist di Manuela Giugliano #10. Dalla tribuna assistiamo ad un brusco battibecco tra alcune giocatrici ospiti e la propria panchina. Inizia a serpeggiare tra le giocatrici del Bari un certo ingiustificato nervosismo. Le ragazze di Morace e Willams macinano senza problemi il proprio gioco e colpiscono un altro palo con un bel gesto tecnico di Valentina Giacinti #19, che viene gratificata da uno scroscio di applausi provenienti dalla tribuna. Questa ragazza ha del pepe nero nelle vene ed un fiuto per il gol fuori dal comune.
Normalmente evito di giudicare l’operato dell’arbitro, ma questa volta mi asterrò dal rispettare la mia vecchia abitudine. L’uomo in giallo in questa partita ne ha combinate quante ne combino’ Bertoldo nelle sue avventure e pertanto si è meritato sul campo una serie di menzioni di demerito.
Cominciamo con un’uscita di pugno dell’estremo difensore rossonero Korenciova #12 che tocca sia il pallone sia il volto di una ragazza del Bari. Quest’ultima, urlando e tenendosi il capo, cade a terra a meno di cinque metri dal direttore di gara. Contatto involontario ma duro, tanto da richiedere un successivo intervento dello staff medico ospite. Quando il trauma è alla testa, SEMPRE, la partita va interrotta. Ma il fischietto se ne frega altamente e fa proseguire il gioco anche se la tribuna all’unisono lo richiama. Male, anzi malissimo.
La tribuna ulula sconcertata. Il rosso sarebbe d’obbligo.
Passano pochi minuti ed una calciatrice barese tira (con voce a 300 decibel) un bestemmione da paura che nemmeno nelle osterie venete dopo una ventina di bianchini oserebbero sparare. La tribuna ulula sconcertata. Il rosso sarebbe d’obbligo. L’arbitro, posizionato a pochi metri, fa finta di non sentire e corre via, inseguendo un’azione di gioco che esiste solo nella sua testa. Ragazzo mio, se non hai la personalità per fischiare ed espellere, stai a casa. Un mio caro amico che abita a Perugia giura di averla sentita chiaramente, il direttore di gara a quanto pare no.
La gara prosegue con un Bari contratto e nervoso ed un Milan che gigioneggia. Valentina Bergamaschi #7 tiene sulle spine le sue dirette marcatrici, ed anche quando non ha la palla tra i piedi le costringe a correre e stancarsi. Se la sogneranno di notte. Questo peserà molto nella ripresa e sarà uno dei motivi del crollo fisico della squadra pugliese. Ma non è l’unica ad essere lucida ed in ottima forma fisica; vorrei ricordare uno scatto effettuato in direzione della bandierina del corner destro da Daniela Sabatino #9, veramente impressionante per progressione e “cattiveria” nell’inseguire un pallone destinato ad uscire.
Minuto 33, altra segnatura del Milan con Valentina Giacinti #19 che gira in rete d’istinto un pallone servito da Lisa Alborghetti #5, facilitata da una mezza papera dell’estremo difensore barese. Le ragazze ospiti cercano di limitare i danni praticando un gioco più ruvido, decisamente più falloso. Ma serve a poco, anzi a nulla. Prima della fine del tempo cross di Valentina Bergamaschi #7 ed incornata sul secondo palo di Daniela Sabatino #9 che segna il provvisorio 4 a 0 per le rossonere. Prima del fischio finale, Manuela Giugliano #10 di sinistro centra la traversa. Le giocatrici di casa escono tra gli applausi dal campo, le baresi parlano fitto tra di loro, tese in volto.
Secondo tempo. Riecco il baldo giovine con il fischietto all’opera. Questa volta è il portiere del Bari che esce di pugno cercando la sfera e colpendo invece in pieno volto Valentina Giacinti #19, che crolla a terra gemendo. Anche in questo frangente l’arbitro non ferma il gioco, ma concede il vantaggio (!!!) al Milan che segna con un bel pallonetto di Daniela Sabatino #9, scoccato dal limite di un’area nella quale giace a terra il centravanti rossonero. A Milano si dice ROBA DE MATT!!! Ma quale vantaggio; quando la lesione è alla testa il gioco si deve fermare SUBITO.
Passano pochi minuti ed ecco un’altra situazione grottesca ed assurda. Una calciatrice barese (non segnalo il nome e neppure il numero di maglia perché risento ancora dello spirito del Natale e mi sento buono) tira un calcione pazzesco a freddo alla Giacinti #19 spedendola temporaneamente fuori dal campo. Fallo da rosso diretto, che naturalmente non esce e viene sostituito da un pallido cartellino giallo. La tribuna inveisce, la panchina del Milan protesta e scatena la reazione di una calciatrice barese che inizia ad insultare e minacciare le giocatrici di Morace e la panchina rossonera come se si trovasse in una rissa da bar. Mai visto niente di simile, nemmeno in terza categoria… e qui siamo in serie A. Uno spettacolo inverecondo che il direttore di gara non è in grado di evitare o limitare.
Torniamo al calcio giocato, anche se il secondo tempo è ovviamente meno spumeggiante della prima frazione di gioco.
Minuto 9 st, Giacinti #19 al volo e rete numero sei. Il Milan prende fiato (non siamo comunque in presenza del consueto “sonno improvviso” che la squadra subisce spesso) ed il Bari riesce a produrre in una decina di minuti cinque azioni di attacco, tutte infruttuose, dando modo a Korenciova # 12 di fare alcune belle prese. Si susseguono i cambi in entrambe le squadre; molto positivo l’approccio alla partita di chi entra nelle fila del Milan; anche se la partita è ormai chiusa l’impegno è notevole e testimonia buona professionalità e serietà. Peccato per l’ammonizione a Monica Mendes #2 tra le fila del Milan, era evitabile.
Mentre una giocatrice in particolare del Bari ancora non ha capito di essere ad una partita di calcio e crede di essere su un ring, la partita scivola verso la conclusione; solo che evidentemente Valentina Giacinti #19 non lo sa, perché con la fame di uno squaletto, va in gol ancora due volte, al minuto 39 st ed in pieno recupero al minuto 46 st.
Una partita scontata? Un risultato prevedibile? Forse. Ma molte erano le cose da verificare. In primis che nella testa delle giocatrici fossero state archiviate le varie feste di Natale, Capodanno e compleanno. Ci siamo, sono già tutte ben concentrate e sintonizzate sull’obiettivo da perseguire. Era poi da valutare la loro condizione fisica, ed anche in questo caso ci sono sembrate toniche e reattive; anche le ragazze che nel periodo festivo hanno lasciato l’Italia per fare una corsa a casa si sono mosse bene.
Del Bari cosa dire: le giocatrici sono state accolte con simpatia a Milano ma hanno patito un po’ troppo la tensione, giocando una partita decisamente troppo fallosa, inimicandosi così il pubblico. Peccato. Da un punto di vista tecnico il risultato dice molto; a tratti le pugliesi sono sembrate una barchetta di carta in mezzo alle onde di un oceano in burrasca. Ma la cosa peggiore è che la panchina non è stata in grado di arginare quegli spiacevoli incidenti comportamentali a cui abbiamo assistito. Per il decoro della propria società un allenatore ed un dirigente accompagnatore non possono lasciare in campo chi bestemmia e chi minaccia gli avversari in modo plateale. Tutto da rivedere. Auguri di ogni bene per il proseguimento della stagione, ma così proprio non va.
Gol: 8′ Sabatino (M), 12′ Alborghetti (M), 33′ Giacinti (M), 44′ Sabatino (M), 4’st Sabatino (M), 9’st Giacinti (M), 39’st Giacinti (M), 46’st Giacinti (M).
In chiusura il tabellino completo dell’incontro.
MILAN-PINK BARI 8-0
MILAN (4-2-3-1): Korenciova; Bergamaschi, Fusetti, Mendes, Tucceri; Alborghetti (14’st Capelli), Moreno; Longo (1’st Cacciamali), Giugliano, Giacinti; Sabatino (18’st Coda). A disp.: Ceasar, Zigic. All.: Morace.
PINK BARI (3-5-2): Aprile; Quazzico, Novellino (5’st Cangiano), Patterson; Soro, Piro (12’st Strisciuglio), Di Bari, Vivirito, Santoro; Oneill, Pittaccio. A disp.: Petkova, Ceci, Capitanelli, Marrone, Balbi. All.: D’Ermilio.
Arbitro: Turrini di Firenze.
Gol: 8′ Sabatino (M), 12′ Alborghetti (M), 33′ Giacinti (M), 44′ Sabatino (M), 4’st Sabatino (M), 9’st Giacinti (M), 39’st Giacinti (M), 46’st Giacinti (M).
Ammonite: 16′ Fusetti (M), 7’st Soro (B), 23’st Mendes (M).