La battaglia è vinta, la guerra forse no.

La battaglia è vinta, la guerra forse no.

Terza ed ultima partita del girone di qualificazione per gli azzurrini under 21 guidati dal tecnico Gigi Di Biagio. Dopo avere piegato la Spagna nella partita d’esordio, ed avere subìto una sconfitta di misura ad opera della Polonia (che rischia di costarci carissima), Reggio Emilia ospita Italia vs Belgio.

©Francesco Scaccianoce

Scarse, se non nulle le aspettative dei nostri avversari – ormai virtualmente eliminati – mentre l’Italia ha l’obbligo di conseguire una vittoria sul campo che, in ogni caso, non ci qualificherebbe automaticamente al turno successivo ed ai prossimi Giochi Olimpici.

©Francesco Scaccianoce

Si gioca alle 21. Tempo cupo su Reggio Emilia, 20 gradi circa, una bella brezza fresca ed un unico forte scroscio di pioggia, durato giusto il tempo che impiegato per andare senza ombrello dal parcheggio alla tribuna stampa. 

Terreno di gioco in ottime condizioni. 20.075 spettatori censiti dall’Uefa; siamo quasi al tutto esaurito.

L’esecuzione di entrambi gli inni nazionali viene sovrastata dagli applausi del pubblico reggiano; un pubblico sempre sportivo e corretto.

Di Biagio mette in castigo due giocatori a causa di comportamenti non conformi alle regole avvenuti nei giorni che hanno preceduto l’incontro. Zaniolo è in tribuna (essendo anche squalificato) e Kean in panchina, dove rimarrà confinato tutta la sera. 

Il primo pallone è calciato dagli azzurri. L’Italia parte forte, con Barella che sfiora l’immediato vantaggio da due passi, servito da Pezzella. Solo Italia fino al minuto 10 quando un superbo Meret chiude la sua porta con un intervento decisivo su tiro del belga Lukebakio.

©Francesco Scaccianoce

Probabilmente in campo giungono notizie riguardanti la prestazione della Spagna che conduce con largo margine sulla Polonia, e la qualità del gioco ne risente. La supremazia azzurra è continua ed evidente, ma il gol non arriva.

Chiesa e Cutrone tengono in allarme costante la retroguardia dei rossi del Belgio che, bene o male, se la cava sempre, grazie anche ad un portiere di valore schierato tra i pali. Alla fine dell’incontro, ancora una volta, il migliore in campo per gli ospiti sarà l’estremo difensore De Wolf. Siamo davanti ad un giovane portiere che se non si perderà per strada, fare parlare molto di se. Nonostante gli uragani di fischi che si è beccato in più riprese a causa della sua flemma nell’eseguire i rinvii da fondocampo, accompagnati dal solito coro becero che evoca il generale napoleonico Cambronne.

Episodio sgradevole al minuto 40 quando Chiesa – molto scorrettamente – pesta con i tacchetti la mano di Saelemaekers rimasto a terra per infortunio. Gesto che non si adatta al profilo del campione che è. La VAR e l’arbitro lo graziano, ma avrebbe meritato di prendere la strada degli spogliatoi anzitempo.

La svolta al minuto 44 del primo tempo. 

Pezzella esegue un traversone, Pellegrini appoggia a Barella che tira. De Wolf respinge il tiro ma poi capitola sul secondo tentativo del centrocampista azzurro. Prima rete con la maglia dell’under 21 per Barella e Mapei Stadium che esplode.

©Francesco Scaccianoce

Il secondo tempo parte subito in discesa con il 2-0 di Cutrone, una bella girata di testa, convalidato in differita dal VAR. Esplode di gioia il giocatore del Milan, e con lui tutto il pubblico.

Il 4-0 di Ceballos, che arricchisce il bottino spagnolo, arriva come una doccia gelata, subito seguito dal gol belga di Verschaeren, davvero un gran bel gol.

Ci pensa Chiesa a ristabilire le distanze segnando al minuto 44 della ripresa, ancora dopo una verifica VAR. In pieno recupero, l’espulsione del neo entrato giocatore belga Mbenza che lascia i suoi in dieci uomini. Risultato finale 3 a 1 per l’Italia.

MVP UEFA: Federico Chiesa; rimane un grande campione nonostante il gestaccio di questa partita.

Questo successo consente agli Azzurrini di balzare al secondo posto del proprio gruppo, che viene vinto dalla Spagna grazie al contemporaneo 5-0 infitto alla Polonia.

Abbiamo una piccola speranza – ha dichiarato il tecnico Di Biagio a fine partita – Non potevo chiedere di più a questi ragazzi. Sapevamo di dipendere dagli altri risultati. Siamo la squadra che ha concluso più in porta, ma non è bastato. Per questo non possono essere soddisfatto ma non per le prestazioni”.

©Francesco Scaccianoce

Patrick Cutrone, autore del suo primo gol in questo Europeo ha dichiarato: “Una grandissima emozione. Sono sincero, non ho passato un bel momento. Adesso possiamo solo sperare purtroppo. Vogliamo andare avanti, farlo davanti alla nostra gente ma dovremo attendere gli altri risultati. Speriamo che la fortuna sia dalla nostra parte”. Grande Patrick!

Ed ora possiamo solo attendere che le altre Nazionali scendano in campo. Speriamo che non venga cotto da qualcuna di queste compagini un bel biscottone che potrebbe andare di traverso all’Italia. Chi vivrà, vedrà.

Gruppo A: Belgio, ITALIA, Polonia, Spagna

BELGIO-ITALIA 1-3

Reti:44’ Barella (I), 53′ Cutrone (I), 79′ Vershaeren (B), 89′ Chiesa (I)

BELGIO (4-4-2): De Wolf; Cools, Bornauw, Bushiri, Cobbaut; Omeonga (59′ Vershaeren), Schrijvers, Heynen, Bastien (59′ Mangala); Lukebakio, Saelemaekers (74′ Mbenza). All. Walem

ITALIA (4-3-1-2): Meret; Calabresi, G. Mancini, Bastoni, Pezzella; Barella (90′ Dimarco), Mandragora, Locatelli (72′ Tonali); Lo. Pellegrini (80′ Bonazzoli); Chiesa, Cutrone. All. Di Biagio

Ammoniti: Saelemaekers (B), Cools (B), Bushiri (B), Mangala (B), Locatelli (I), Vershaeren (B), Pezzella (I), Mancini (I), Chiesa (I)

Espulso Mbenza al 92′ per doppia ammonizione

Arbitro: Jovanovic

Elenco dei convocati 

Portieri: Emil Audero (Sampdoria), Alex Meret (Napoli), Lorenzo Montipò (Benevento);

Difensori: Claud Adjapong (Sassuolo), Alessandro Bastoni (Parma), Kevin Bonifazi (Spal), Arturo Calabresi (Bologna), Federico Dimarco (Parma), Gianluca Mancini (Atalanta), Giuseppe Pezzella (Genoa), Filippo Romagna (Cagliari);

Centrocampisti: Nicolò Barella (Cagliari), Manuel Locatelli (Sassuolo), Rolando Mandragora (Udinese), Alessandro Murgia (Spal), Lorenzo Pellegrini (Roma), Sandro Tonali (Brescia), Nicolò Zaniolo (Roma);

Attaccanti: Federico Bonazzoli (Padova), Federico Chiesa (Fiorentina), Patrick Cutrone (Milan), Moise Bioty Kean (Juventus), Riccardo Orsolini (Bologna).

Staff – Allenatore: Luigi Di Biagio. Capo delegazione: Massimo Ambrosini; Dirigente accompagnatore: Vincenzo Marinelli; Coordinatore delle Nazionali Giovanili: Maurizio Viscidi; Segretario: Mauro Vladovich; Assistenti allenatore: Massimo Mutarelli, Carmine Nunziata; Preparatori atletici: Vito Azzone, Marco Montini; Preparatore dei portieri: Antonio Chimenti; Match analyst: Filippo Lorenzon e Antonio Gagliardi; Medici: Angelo De Carli e Luca Gatteschi; Nutrizionista: Cristian Petri; Fisioterapisti: Enzo Paolini, Alfonso Casano, Emiliano Bozzetti. Ufficio squadre nazionali: Manfredi Martino. Ufficio Stampa: Alessandro Salerno.

©Francesco Scaccianoce

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