Nel golfo irrequieto

Nel golfo irrequieto

Alla fine del 1986 Piero Chiara era uno scrittore all’apice del successo. Gli ultimi libri, tradotti a tamburo battente, avevano venduto centinaia di migliaia di copie e vinto una filza di premi. Cinema e televisione si contendevano a suon di quattrini l’opportunità di trasporre le sue storie. Collaborava regolarmente al «Corriere della Sera» e ad altre prestigiose testate. Chi mai avrebbe potuto pronosticare una carriera simile venticinque anni prima, quando non era che un cancelliere già a riposo, conosciuto al più come pubblicista di modesto cabotaggio? “  

  • tratto da “Nel golfo irrequieto”  di Mauro Novelli – Premessa –

“Il golfo irrequieto – La narrativa di Piero Chiara”  raccoglie gli studi di Mauro Novelli, docente di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università Statale di Milano, su Piero Chiara, poeta, giornalista, critico d’arte, biografo, sceneggiatore, ma soprattutto autore di romanzi e racconti che ne fanno uno dei più originali e amati narratori italiani del secondo Novecento. 

Organizzato in quattro parti, il volume traccia un bilancio dell’opera narrativa di Chiara, ben più complessa e sfaccettata di quanto in genere si ritenga. Novelli esamina i dieci romanzi e la copiosa produzione di racconti pubblicati dallo scrittore luinese, per poi concentrarsi su alcuni nuclei tematici ricorrenti, come la giustizia, la famiglia e la convivialità.

Seguono letture puntuali di titoli celebri: da Il piatto piange sino a Vedrò Singapore?, senza trascurare il racconto fiabesco giovanile Monte Solitario, del quale si recupera una pagina sino a oggi inedita. Chiude il volume una serie di contributi su altri aspetti dell’attività letteraria di Chiara, chiamato in causa nelle vesti di parodista, autore di elzeviri, reporter e sceneggiatore. 

La scintilla sotto la cenere 

Piero Chiara, scrive Novelli, è uno di quei rari scrittori che cercano «le proprie perle nella polvere della strada». Il suo prodigio «sta nell’aver forgiato trame e figure avvincenti a partire dai materiali più negletti, sviliti, ridicolizzati dall’alta cultura novecentesca, illuminando mentalità e abitudini della borghesia piccina in un angolo fuori mano della penisola, ritratto per lo più nel ventennio fascista». Nelle sue opere maggiori, tutte pubblicate da Mondadori, fruga tra le braci di esistenze dimesse, sino a scoprire la scintilla che sempre cova sotto la cenere. Chiara racconta i segreti celati dall’ipocrisia della vecchia provincia con una penna ironica, sorniona e comprensiva, che non scivola mai nel populismo, nell’idillio nostalgico, o nel disprezzo. 

Luino (Va) 1913 -1915

A far da sfondo, il panorama del Lago Maggiore e le vie di Luino. Così come il poeta e amico Vittorio Sereni (suo è il verso che presta il titolo al volume), Chiara tematizza sistematicamente l’impossibilità di restare, l’impossibilità di andarsene da una cittadina che non andrà cercata «sulle carte geografiche o nell’elenco dei Comuni d’Italia, ma in quell’altra ideale geografia dove si trovano tutti i luoghi immaginari nei quali si svolge la favola della vita». 

Chiara negli archivi FAAM 

Correda il volume un apparato composto da lettere, manoscritti, bozze e fotografie provenienti dal patrimonio archivistico di Fondazione Mondadori, e una ricognizione a cura di Anna Lisa Cavazzuti sulla presenza di Piero Chiara nei fondi conservati in Fondazione. 

Una presenza molto consistente: il che non stupisce, trattandosi di un intellettuale che ha intessuto stretti rapporti con Arnoldo Mondadori, Vittorio Sereni, Niccolò Gallo, Alcide Paolini e altri protagonisti della casa editrice, come documentano i saggi del volume. 

Chiara per Mondadori non è stato soltanto il narratore di successo – tuttora regolarmente ristampato in uniform edition negli Oscar – ma anche il regista di memorabili operazioni editoriali: basti pensare all’edizione di Giacomo Casanova nei Meridiani, o alla fortunatissima biografia di Gabriele d’Annunzio. 

Mauro Novelli insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università Statale di Milano, dove coordina il Master in Editoria. È autore di saggi e volumi di ambito otto-novecentesco: fra gli ultimi titoli ricordiamo Divora il tuo cuore, Milano (il Saggiatore), dedicato a Carlo Porta, e La finestra di Leopardi (Feltrinelli), viaggio sentimentale nelle case degli scrittori italiani. Fa parte del Consiglio Direttivo del Centro Nazionale Studi Manzoniani. Per i Meridiani Mondadori ha curato le Storie di Montalbano di Andrea Camilleri e le Opere di Piero Chiara.

Fondazione Mondadori 

Nata per volontà degli eredi di Arnoldo e Alberto Mondadori come centro di conservazione della memoria del lavoro editoriale, nei suoi quarant’anni di vita Fondazione ha progressivamente ampliato le aree di attività, promuovendo iniziative di formazione e divulgazione: come il Master in Editoria, i progetti per le scuole, l’apertura del Laboratorio Formentini per l’editoria, la partecipazione all’Associazione BookCity Milano e alla nomina di Milano Città Creativa Unesco per la Letteratura. 

In collaborazione con  Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori 

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