La bischerata

La bischerata

A mezzo passo dal traguardo s’è fatta una bischerata. Non fatevi ingannare dalla parlata toscana, non sono mica state la ragazze fiorentine a farla, l’hanno fatta le giocatrici del Milan.

Milano 9 maggio ore 12,30. Centro sportivo Peppino Vismara di Milano.

Una bella giornata di sole, temperatura vicina ai 25 gradi, la fioritura dei pioppi che circondano il centro sportivo ci dice che la primavera è ormai al culmine della sua forza. Campo perfetto.

Guidate dalla panchina da due amici di vecchia data, Milan e Fiorentina scendono sul terreno di gioco.

Con un risultato positivo il Milan potrebbe mettere un’ipoteca di ferro sul secondo posto in classifica; per il titolo tricolore i giochi sono fatti, la Juventus ha già conquistato matematicamente, con grande merito, lo scudetto. E’ ancora in palio il secondo gradino del podio, che consente di giocare in Champions League.

Tutto alla vigilia dice “Milan”. L’obiettivo da raggiungere, il fattore campo, la posizione in classifica portano a scommettere sulle rossonere di Ganz. Ma quando si gioca contro la Viola fare pronostici è la via maestra per passare poi, a gara finita, per grulli.

Antonio Cincotta (Fiorentina Women’s) ©Francesco Scaccianoce

Prima di parlare della gara dedichiamo qualche riga al mister della Fiorentina,  Antonio Cincotta.

Nato a Milano a giugno (lui il 5, io il 4 ma vent’anni prima…) lo conosco da quando era un giovane allenatore della Masseroni Marchese che, da dirigente del Cimiano, osservavo sempre con grande piacere.  Sulla panchina della Fiorentina Women ha appena festeggiato le cento panchine in serie A. Un bel traguardo, costellato da successi importanti. Congratulazioni Mister!


La partita si avvia su buoni ritmi. Al minuto 2 Vero Boquete di destro apre le danze, ma è la Fiorentina al minuto 8 a passare in vantaggio. La molisana Daniela Sabatino riceve un bel passaggio dalla compagna Zanoli, si smarca di tacco ed infila la porta del Milan. Il gol dell’ex, un classico del calcio.

Il Milan di Ganz accusa il colpo, rischia un autogol ed al minuto 14 si mette nei guai con le proprie mani. La viola Monnecchi in fuga verso la rete delle milanesi viene atterrata dall’estremo difensore rossonero in rovinosa uscita al limite dell’area. Rosso diretto, padrone di casa in dieci e sotto di un gol. Esce Dowie ed entra Piazza tra i pali.

Maria Korenciova (AC Milan) ©Francesco Scaccianoce

Il Milan gioca male, il primo tempo è tanto brutto per le rossonere da far fatica a crederci. La difesa balla, il centrocampo è impalpabile, l’attacco sterile. Sembra non funzionare nulla. Bergamaschi e Tucceri provano a spingere sulle ali, Giacinti all’ultimo minuto prova il gol da fuoriclasse ma nel complesso la squadra boccheggia come un pesce fuor d’acqua. Jane invisibile, Grimshaw inguardabile nei contrasti, Boquete nervosa. Sembra girare tutto in direzione ostinata e contraria.

Se non ci fosse Piazza a mettere qualche toppa in corso d’opera, all’intervallo il punteggio a favore delle ospiti non sarebbe così contenuto.

Il secondo gol della Fiorentina ©Francesco Scaccianoce

Secondo tempo, nemmeno il tempo di rimettersi comodi in tribuna che la squadra di Cincotta raddoppia. Baldi prende palla al limite dell’area, accelera il passo ed infila Piazza sul primo palo. 0 a 2.

Al minuto 61 le rossonere accorciano le distanze su rigore. La fiorentina Breitner tocca la sfera con un gomito in area e l’arbitro Grasso assegna la massima punizione. Il braccio sembra aderente al corpo ma il direttore di gara non ha dubbi. Sul dischetto Valentina Giacinti che realizza.

La gara si riapre, il Milan – finalmente – si sveglia.

Ora è quasi solo Milan. Al minuto 71 Laura Fusetti scocca da trenta metri uno dei suoi migliori tiri di sinistro della carriera e il portiere ospite Schroffenegger con un miracoloso intervento riesce a spingere il pallone sulla traversa.

Laura Fusetti (AC Milan) – ©Francesco Scaccianoce

Tre minuti dopo è Valentina Bergamaschi a prendere il palo. 

Ganz inserisce energie fresche e fa entrare Hasegawa e Spinelli, ma il Milan nel momento di maggior enfasi offensiva viene freddato dalla rete dell’ 1 a 3.

Vigilucci, a meno di dieci minuti dal triplice fischio, di destro buca Piazza in questa occasione non impeccabile.

Non è bastato un secondo tempo giocato con un buon temperamento al Milan per compensare i danni di una prima frazione di gioco davvero irricevibile.

Ora il distacco dalla terza in classifica (Sassuolo) si riduce a soli tre punti e la prossima gara – decisiva – si giocherà proprio in casa delle emiliane. Già in un’occasione la qualificazione alla Champions è sfuggita al Milan all’ultima giornata, questa volta è più difficile da mancare che da conquistare ma con il Sassuolo sarà necessario essere il vero Milan di quest’anno, non la brutta copia del primo tempo con la Fiorentina.

Katja Schroffenegger (ACF Fiorentina Femminile) – ©Francesco Scaccianoce

MVP: Katja “ Schroffy” Schroffenegger (Bolzano, 28 aprile 1991), ottimo portiere della Fiorentina. Ha giocato una gara perfetta. Molto bene anche Frederikke Skjødt Thøgersen, maglia numero 25 delle viola di Cincotta.


Il pensiero di Maurizio Ganz (acmilan.com)

“Giornata iniziata male con l’espulsione, il primo tempo è stato difficile mentre il secondo è stato giocato alla grande con voglia e con determinazione incredibili. Abbiamo colpito una traversa e un palo, loro con un solo tiro in porta hanno fatto il 3-1. Siamo rammaricati dal risultato, non vogliamo mollare e ci giocheremo la Champions League contro il Sassuolo. Siamo consapevoli dei nostri mezzi, siamo pronti a rialzarci subito e a fare una grande partita, ci prepareremo bene come sempre senza dimenticarci il grande campionato che abbiamo fatto”. 

Mister Antonio Cincotta al termine dell’incontro (acffiorentina.com)

Post Scriptum. 

Dedicato allo sparuto gruppetto di “tifosi” che, arrampicati sulle reti di recinzione, hanno lanciato una serie di insulti beceri ai presenti in campo. Il militare l’ho fatto, quindi le espressioni volgari non mi fanno alcuna impressione e sono convinto che non serva la volgarità per lasciare il segno.

Capisco che si possa esprimere il proprio dissenso sportivo, ma per ogni cosa c’è modo, tempo e misura. Signori cari, non avete capito davvero nulla se pensate di potere traslare a babbo morto le dinamiche peggiori del calcio maschile in ambito “calcio femminile”. Lo spirito è diverso, se non ci arrivate da soli state a casa e guardatevi una bella serie tv.


MILAN-FIORENTINA 1-3 

MILAN (3-5-2): Korenčiová; Vitale, Agard, Fusetti; Bergamaschi, Vero, Jane (33’st Spinelli), Grimshaw (33’st Hasegawa), Tucceri Cimini (11’st Salvatori Rinaldi); Dowie (15′ Piazza), Giacinti. A disp.: Rizza; Čonč, Mauri, Rask, Tamborini. All.: Ganz. 

FIORENTINA (4-3-3): Schroffenegger; Thøgersen, Quinn, Tortelli, Zanoli (25’st Adami); Vigilucci, Breitner, Neto; Monnecchi (3’0’st Clelland), Sabatino, Baldi (16’st Middag). A disp.: Öhrström; Cordia, Forcinelli, Jensen, Lorieri, Piemonte. All.: Cincotta. 

Arbitro: Grasso di Ariano Irpino.
Gol: 8′ Sabatino (F), 4’st Baldi (F), 16’st rig. Giacinti (M), 36’st Vigilucci (F). Ammonite: 15’st Breitner (F), 25’st Neto (F)
Espulsa: 14′ Korenčiová (M). 

Frederikke Thogersen (ACF Fiorentina Femminile) – ©Francesco Scaccianoce

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