La partenza è col botto.
Una bella vittoria, rotonda nel punteggio, mai messa in discussione dalle avversarie.
L’avvio del campionato di Serie A FIGC Femminile del Milan è quasi perfetto, predominio assoluto e quattro reti all’attivo.
Mister Ganz schiera lo stesso undici che aveva messo in campo, con esito infausto, nella partita giocata durante i preliminari di Women Champions League contro l’Hoffenheim.
Ovviamente il valore tecnico delle avversarie di allora non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello dell’Hellas, squadra che è apparsa da subito in grande difficoltà sul prato del Centro Peppino Vismara.
Nei primi venti minuti di gioco le rossonere si limitano a prendere le misure alle avversarie e, pur senza spingere, si rendono pericolose con Jane in due occasioni e quindi con Thrige.
In due minuti (23′ e 24’) la pratica scaligera è liquidata. Giacinti segna su assist di Boquete e dopo un minuto Bergamaschi raddoppia grazie ad una caparbia iniziativa personale, impreziosita da un tiro spiovente delizioso.
Valentina Giacinti raggiunge i 50 gol in campionato con la maglia del Milan in serie A.
Quasi allo scadere del primo tempo arriva la terza rete rossonera; Giacinti conquista un rigore e lo realizza in scioltezza.
Nel frattempo il vento trasporta le tracce dell’incendio del grattacielo di via Antonini che dista, in linea d’aria, meno di cinquecento metri dal campo di gioco.
Cosa dire della ripresa se non che Vero Boquete firma il poker al minuto 53 e che Ganz provvede ad effettuare una lunga serie di sostituzioni.
Giacinti e Longo cercano invano in chiusura la quinta rete e l’incontro scivola, lentamente, verso il novantesimo senza ulteriori segnature.
Tra le ospiti la neo entrata Rognoni si rende pericolosa in un paio di circostanze a distanza di pochi minuti l’una dall’altra; per il resto le scaligere mostrano tanta buona volontà ma poca lucidità, provando a creare densità per bloccare un Milan tonico.
Ovviamente questa è una tattica dispendiosa ed infatti, per lunghi tratti in entrambe le frazioni di gioco, le ripartenza rossonere diventano più agevoli. La fatica si paga.
I valori tecnici sono troppo differenti tra le due compagini e diventa impossibile stabilire quanto effettivamente sia forte questo Milan e quanto arrendevole questo Hellas.
Il giudizio, su entrambe le squadre, è rimandato.
All’interno della rosa rossonera, rispetto alla passata stagione, c’è stata in questa estate una rivoluzione. Tante partenze, tanti arrivi.
Alle giocatrici che hanno lasciato Casa Milan va un convinto “grazie” per l’attaccamento alla maglia sempre dimostrato. Alle nuove arrivate un caloroso ”benvenute”, impareremo a conoscervi meglio partita dopo partita.
Qualche riflessione in chiusura.
Tra i pali Laura Giuliani, portiere della Nazionale, è un grande acquisto. Le sue qualità sportive ed il suo carisma possono dare una grande mano alla crescita complessiva del team.
Maurizio Ganz sembra avere ben chiaro in testa il modello di Milan che vuole. E lo abbiamo riscontrato quando, con veemenza, ha ripreso platealmente il suo difensore numero 5 Codina Panedas, rea di avere buttato via palla senza cercare un’alternativa di gioco rasoterra.
Lindsey Thomas, grande falcata, buon colpo d’occhio, bel tocco di palla. Manca però la grinta, è necessario che diventi più cattiva, più determinata, più autorevole.
Se dovessi giocarmi un soldino, in una scommessa di inizio campionato, lo punterei su una giovane attaccante. Fisicamente forte, piena di esuberanza sportiva, positiva e coraggiosa. Miriam Longo, vedi di farmi vincere la scommessa…
Tutte rose e nessuna spina? Non proprio. Vedere Linda Tucceri Cimini partire sistematicamente dalla panchina mi lascia sbalordito. Vedremo in corso d’opera se qualcosa cambierà, ad oggi le mie perplessità sono notevoli.
MILAN-HELLAS VERONA 4-0
MILAN (3-4-2-1): Giuliani; Fusetti, Agard, Codina (25′ st Árnadóttir); Thrige (12′ st Rizza), Jane, Adami (15′ st Grimshaw), Bergamaschi (12′ st Tucceri Cimini); Thomas (25′ st Longo), Vero; Giacinti. A disp.: Korenčiová; Morleo; Cortesi, Miotto. All.: Ganz.
HELLAS VERONA (4-3-3): Gritti; Ledri (27′ st Oliva), Ambrosi, De Sanctis, Jelenčić; Errico, Dahlberg (14′ st Lotti), Catelli (27′ st Mancuso); Nilsson, Pasini (14′ st Rognoni), Anghileri (14′ st Cedeno). A disp.: Casarasa, Marchiori, Rizzioli, Quazzico. All.: Pachera.
Arbitro: Adolfo Baratta di Rossano.
Gol: 23′ e 45′ rig. Giacinti (M), 24′ Bergamaschi (M), 8′ st Vero (M).
Ammonite: 37′ st De Sanctis (V).