Volti della Metropoli

Volti della Metropoli

A Milano i pugliesi sono tanti, oltre duecentomila a Milano città e quasi settecentocinquantamila nel territorio della città metropolitana, e costituiscono la comunità regionale più consistente del territorio.

Trovano, dal 1921, una degna rappresentanza nell’Associazione Regionale Pugliesi, attualmente presieduta dal generale Camillo de Milato.

L’associazione, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio comunale meneghino, ogni anno assegna un riconoscimento “alle eccellenze milanesi e lombarde che hanno costruito e reso grande la Milano di oggi e che sono in grado, con la loro genialità e dedizione, di disegnare quella del futuro nel segno dell’accoglienza, della solidarietà e dell’innovazione”. (Camillo de Milato).

Dopo un anno di stop imposto dalla pandemia covid, venerdì 24 giugno  il premio è tornato ad essere assegnato fisicamente presso la Sala Alessi di Palazzo Marino, nel corso dei lavori del convegno “Etica e bene comune”, moderato da Maurizio Bossi. Il premio raffigura simbolicamente una sfera frastagliata, raffigurante i vari volti delle eccellenze della città.

Il messaggio di benvenuto ai numerosi partecipanti è stato rivolto da Elena Buscemi, presidente del Consiglio comunale di Milano.

Elena Buscemi – presidente Consiglio comunale di Milano – photo credit Album Italia

“È un piacere per l’amministrazione ospitare nuovamente a Palazzo Marino ‘Volti della Metropoli’ e l’Associazione regionale dei pugliesi di Milano; l’attivismo e il senso civico dell’associazione e del suo presidente de Milato, la sensibilità e l’attenzione dimostrate per la città e per l’impegno dei cittadini sono una testimonianza di grande amore per Milano”.

“A nome mio e di tutta l’amministrazione comunale voglio ringraziare i premiati per quanto hanno fatto e per quanto continuano a fare per la nostra grande Milano. Se Milano è “grande” lo dobbiamo anche a loro. La nostra è una città che chiede molto ai suoi abitanti ma è anche una città capace di restituire molto. Realizza le aspirazioni di tutti e lo fa armonizzando le peculiarità e le necessità di tutte le comunità che la compongono, siano esse nazionali o regionali. I momenti difficili che abbiamo vissuto in questi ultimi anni lo hanno dimostrato. Nonostante le difficoltà Milano è sempre stata, per l’intero Paese, una guida nel campo della ricerca e dello sviluppo. E di questo dobbiamo ringraziare anche coloro che oggi vengono premiati”.

E’ stata quindi la volta del generale Camillo de Milato, presidente dell’associazione organizzatrice del premio.

gen. Camillo de Milato – presidente Associazione regionale pugliesi – photo credit Album Italia

“Un caro saluto di benvenuto a tutti i premiati di questa seconda edizione de “Volti della Metropoli”. Voi siete tra le eccellenze di una città che io amo definire la città dei sogni, una città dotata della speciale magia che porta ogni suo cittadino a sentirsi milanese pur tenendo sempre vive le proprie radici, che hanno spesso origini lontane da Milano. Per noi tutti, per tutta la squadra dell’Associazione pugliesi, è un grande piacere assegnare un riconoscimento a sette illustri cittadini di questa nostra bella e magica grande Milano.

I premiati sono Marilisa D’Amico, docente di Diritto costituzionale all’ Università degli Studi di Milano, Giuseppe Guzzetti, presidente emerito di Fondazione Cariplo, Gianna Martinengo, fondatrice dell’associazione ‘Donne e Tecnologie’, il giornalista e scrittore Filippo Grassia, la pittrice Patrizia Comand, la scrittrice Giovanna Ferrante e l’astrofisica Simonetta Di Pippo.

Giuseppe Guzzetti, già presidente di Regione Lombardia, senatore della Repubblica, banchiere e filantropo, ha ritirato il premio in qualità di presidente emerito di Fondazione Cariplo dalle mani del prof. Giovanni Fosti, attuale Presidente di FC.

Giuseppe Guzzetti riceve il premio Volti della Metropoli – photo credit Album Italia

“Questo riconoscimento che avete destinato alla mia persona è un riconoscimento che va a tutte le donne ed a tutti gli uomini che ogni giorno si spendono in Fondazione Cariplo. Nessun direttore d’orchestra può suonare una sinfonia compiutamente se i suoi orchestrali non sono validi e perfettamente sinergici. Premiando me avete premiato ciascuno di loro. Abbiamo conseguito in questi anni numerosi successi ed abbiamo realizzato diversi progetti che hanno portato lustro alla città di Milano, ma la strada da percorrere è ancora lunga ed accidentata. Ci sono delle sfide che Fondazione Cariplo deve e vuole accettare, come ad esempio quella di ridurre in modo drastico la povertà educativa che turba ancora oggi la crescita personale e sociale di tanti giovani. Negli ultimi decenni abbiamo pensato che lo sviluppo economico fosse la via maestra per annullare il disagio e la distanza tra le diverse persone; ci siamo sbagliati. Dobbiamo lavorare principalmente sullo sviluppo sociale, ragionare sul tema delle periferie, puntare sull’accrescimento del capitale umano”.

Simonetta Di Pippo – photo credit Album Italia

Simonetta Di Pippo, astrofisica, già direttrice dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello spazio extra-atmosferico (UNOOSA) di Vienna e attualmente alla guida dello Space Economy Evolution Lab (SEElab), il laboratorio di SDA Bocconi fondato nel 2018 per studiare l’economia dello spazio e le ricadute economiche: “Sono onorata e felice di questo premio, per le sue numerose valenze. Ricevere il premio Volti della Metropoli segnala un’appartenenza, un essere membro autorevole di una comunità, analogamente a quando nel 2008 l’Unione Astronomica Internazionale assegnò il mio nome all’asteroide 21887, per il mio contributo all’esplorazione del sistema solare”, dice Simonetta Di Pippo, “facendomi cosi sentire parte di esso. In SDA Bocconi stiamo cercando di farci animatori e portavoce di un processo che porti Milano a diventare la capitale dell’economia spaziale mondiale. Grazie a tutti coloro che stanno credendo in questa opportunità e grazie soprattutto alla Presidente del Consiglio Comunale e a Presidente della Associazione Regionale Pugliesi di Milano per aver creduto in me assegnandomi questo premio”.

Giovanna Ferrante – photo credit Album Italia

La scrittrice Giovanna Ferrante, direttrice delle “Storie e tradizioni milanesi” del Centro Studi Grande Milano, nel ricevere il premio ha parlato delle “cinque parole che ci aiutano a descrivere la nostra Milano: lavoro, economia, arte, cultura e bellezza. Sono cinque parole che sinteticamente ci raccontano la città del passato, del presente e del futuro. Milanesi si nasce oppure milanesi si diventa per scelta, aderendo a quei valori nei si riconoscono tutti coloro che abitano sotto la Madonnina. L’auspicio è quello di vedere la nostra Milano sempre più riconosciuta non solo come la capitale dell’economia nazionale, ma come una città aperta, una città animata ed illuminata dalla luce della cultura e dell’arte”.

Marilisa D’Amico

Marilisa d’Amico, docente di Diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano (UniMi) e Prorettore con delega a Legalità, Trasparenza e Parità di diritti dello stesso Ateneo per il settore accademico e scientifico, impossibilitata a partecipare di persona, ha inviato un messaggio di ringraziamento per il conferimento del premio, sottolineando il suo profondo legame con la città di Milano e con l’Associazione Regionale dei pugliesi. Un lungo applauso ha accolto il suo videomessaggio preregistrato.

Filippo Grassia

Premiato anche il giornalista e scrittore Filippo Grassia, presidente del Panathlon International Club di Milano, docente e dirigente del Coni che nel suo saluto a distanza ha voluto richiamare “i tre cardini del vivere a Milano: inclusione, innovazione e solidarietà. Sono valori che nel corso della mia carriera ho sempre voluto abbinare, in ogni sede ed in ogni circostanza, al racconto che facevo della mia città. L’ho fatto da giornalista sportivo, da dirigente del Coni, da presidente della stampa sportiva. Lo sport è un’attività che ha fortemente contribuito a portare l’immagine di Milano nel mondo, sino dai tempi delle conquiste negli anni sessanta delle Coppe dei Campioni da parte di Milan e Inter. E’ stato particolarmente importante per me potere contribuire con il mio lavoro alla diffusone in Italia ed all’estero dell’immagine della nostra città”.

Gianna Martinengo

Gianna Martinengo, imprenditrice e fondatrice dell’Associazione “Donne e Tecnologie”, nata nel 2009 per favorire e incoraggiare il contributo femminile allo sviluppo tecnologico e all’innovazione, sostenendolo attraverso progetti mirati e azioni concrete per l’ambito imprenditoriale nel ricevere il riconoscimento ha ricordato che “Milano è la mia città di adozione, la città che mi ha accolto come studentessa e successivamente come imprenditrice. La città dove è nata e cresciuta la mia famiglia, la città che mi ha permesso di unire la mia cultura umanistica a quella scientifica senza fratture e contrapposizioni, la città che ogni giorno mi sussurra… ricordati che sei una di noi! Nel ricevere questo graditissimo riconoscimento rivolgo un messaggio ai giovani ed alle donne: siate sempre coraggiosi, raccogliete le sfide e ricordatevi che le tecnologie sono fonte di progresso e di lavoro ma non potranno mai sostituire l’essere umano, con le sue idee, sentimenti ed emozioni… almeno per il momento…”.

Patrizia Comand – photo credit Album Italia

Patrizia Comand, pittrice di fama internazionale, autrice di opere conservate nelle più prestigiose gallerie nazionali ed estere, nel ricevere il premio Volti della Metropoli ha voluto sottolineare il proprio legame con la città meneghina che l’ha portata, tra le altre cose, ad esporre due teleri da lei realizzati sulla facciata del Duomo. Un legame forte e duraturo che questo riconoscimento testimonia ulteriormente.

Il convegno è stato arricchito da momenti musicali e letterari, particolarmente apprezzati dalla folta platea presente in sala Alessi.


Non si è trattato di un’autocelebrazione, non è stata una passerella di personalità, tantomeno una cerimonia fine a se stessa. E’ stato un piccolo  omaggio a quella predisposizione che tutti i milanesi nutrono per il bene comune, quella naturale inclinazione che porta ogni cittadino che vive sotto la Madonnina a guardarsi intorno ed a fare qualcosa per la propria comunità.

Possiamo sorriderci sopra, fare sana autoironia come bene sappiamo fare, chiamarci l’un l’altro, sorridendo, indigeni de Milan, giargiana, d’importazione, nativi di Porta Cicca. Comunque nessuno di noi è immune da quella forza ammaliatrice di Milano che un tempo si definiva “coeur in man” ed oggi sempre più frequentemente, bene comune.

Quella magia che ci rende tutti, semplicemente, milanesi.

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