Una pioggia battente ha accolto oggi al Puma House of Football la Fiorentina, avversaria del Milan di Maurizio Ganz in occasione della seconda giornata della poule scudetto Campionato FIGC Femminile di Serie A.
Mentre la pioggia mette finalmente a terra almeno una piccola parte delle porcherie che respiriamo quotidianamente nell’aria di Milano, scorriamo la distinta delle due formazioni.
Per quanto il nostro cuore batta convintamente per il Diavolo non si può non provare una fortissima simpatia per la squadra ospite che schiera, tra titolari e riserve, una nutrita serie di ex calciatrici rossonere: Longo, Tucceri Cimini, Agard, Boquete, Vitale.
Le due formazioni (34 punti entrambe alla vigilia del triplice fischio odierno) si giocano la possibilità di portarsi, in caso di vittoria, al terzo posto della classifica assoluta, scavalcando un’Inter (ferma a quota 35 punti con una partita in meno) bloccata dalla sconfitta subita ieri per mano della Juventus.
Per la lotta scudetto la corsa sembra ormai riservata solo a Juventus e Roma (le prime due classificate in campionato disputano la Women’s Champions League); raggiungerle sembra ormai molto improbabile se non impossibile.
Sino dalle primissime battute la gara appare divertente e piacevole (cosa non così scontata al Vismara Puma House of Football).
Lasciamo come di consueto il racconto della cronaca ai colleghi della squadra ospitante (acmilan.com).
LA CRONACA
Rossonere subito propositive in avvio, con personalità, e la partita si sblocca al 4′: azione prolungata che termina con un cross di Árnadóttir per Vigilucci, a segno con una girata in controbalzo. Il vantaggio del Milan accende un match che vede le ospiti rispondere con un tiro al volo di Mijatović al 7′ – palla fuori – e l’uscita sicura di Giuliani su Vero all’11’. Sale l’intensità anche della pioggia, ma al 21′ le rossonere (nonostante una temporanea inferiorità numerica) raddoppiano con Asllani, lesta a rubare palla a Cafferata in impostazione e a battere Baldi in uscita. Il 2-0 rallenta i ritmi e tra le poche occasioni che si segnalano nel finale di prima frazione c’è una grande parata di Giuliani su Kaján al 38′ e un tentativo di Piemonte, contenuta due volte in extremis dalla difesa viola al 43′ e al 44′.
La ripresa parte con due cambi – Thomas per Árnadóttir e Dubcová per Adami – e un brutto infortunio per l’ex rossonera Tucceri Cimini, a cui va l’in bocca al lupo di tutto il Club. Ci prova Grimshaw al 59′ e al 62′ si mette in mostra Nouwen con un contropiede aperto da lei in progressione e chiuso con un colpo di testa parato da Baldi. Le due squadre si allungano, e al 69′ la Fiorentina accorcia con un rigore di Vero. Il Milan risponde poco dopo con una clamorosa traversa colpita da Dubcová – tiro deviato da Tortelli – e al 73′ ristabilisce le distanze con un rigore conquistato da Thomas e trasformato da Piemonte. Al 79′ le rossonere sfiorano il poker con un’altra traversa, colpita da Nouwen su punizione. La beffa arriva nel finale: la Fiorentina prima accorcia con Hammarlund all’88’ e poi pareggia con un altro rigore di Vero al quinto minuto di recupero. Finisce 3-3.
In questa occasione riportiamo anche la cronaca proposta sulle proprie pagine social dalla FIGC div.ne Calcio Femminile.
Il big match di questo turno domenicale di Poule Scudetto tra Milan e Fiorentina al “Puma House of Football” si sblocca dopo appena 4’: cross di Àrnadóttir dalla destra e inserimento perfetto dell’ex viola Vigilucci, che con un pallonetto al volo batte Baldi tra i pali e sigla il suo terzo gol in questo campionato. Le toscane accusano il colpo e al 21’ incassano la rete del raddoppio: pasticcio in difesa di Cafferata, Asllani ruba palla e non sbaglia col sinistro, realizzando la nona marcatura nella Serie A in corso. La partita, nonostante il doppio vantaggio delle padrone di casa, rimane vivace, e al 69’ le ospiti accorciano le distanze. Soffia atterra Catena nella propria area piccola e l’arbitro concede calcio di rigore alle viola. Dal dischetto trasforma Vero Boquete, altra ex del match. Il Milan reagisce subito e cinque minuti dopo guadagna, dopo l’ingenuità di Jackmon (subentrata all’infortunata Tucceri) su Thomas, il penalty che trasforma Piemonte e che porta le rossonere sul 3-1. 10° sigillo in questo campionato per la classe ’97, che non andava in doppia cifra in una singola stagione di Serie A dal 2016/17 – 11 con l’AGSM Verona. La squadra di Panico non si perde d’animo e negli ultimi 10’ di gara trova il pareggio. All’88’ si porta sul 2-3 con Hammarlund, che approfitta dell’incertezza difensiva di Giuliani e Fusetti e segna il suo secondo gol contro Diavolo dopo quello nei quarti di Coppa Itali; al 94’ invece il tocco di mano di Nouwen porta il direttore di gara ad assegnare il secondo calcio di rigore alla formazione toscana. A tu per tu col portiere rossonero si presenta ancora Boquete, che batte la sua ex compagna di squadra con un potente sinistro a mezza altezza. Al triplice fischio è 3-3, con un’occasione sfumata per entrambe le squadre, appaiate a 35 punti con l’Inter, a -11 dalla Juventus.
Sei gol sono sempre piacevoli da vedere ma il rammarico che questo incontro lascia sul campo sovrasta il piacere.
Una parola è doveroso spenderla per l’arbitraggio, una direzione di gara che ha scontentato tutti. Senza entrare nel merito dei singoli episodi dobbiamo sottolineare come il direttore di gara non sia riuscito, sino dalle prime battute, a tenere sotto controllo l’esuberanza delle calciatrici. Con il passare del tempo il grado di rissosità visto in campo è cresciuto provocando anche alcuni momenti di disagio e i sette cartellini gialli non hanno in alcun modo calmato gli animi. Poca personalità e troppo giallo da parte di un direttore di gara che non ha saputo imporre la propria autorevolezza e il proprio ruolo.
Un altro rammarico è rappresentato appunto da uno di questi cartellini gialli, quello inflitto alla rossonera Kosovare Asllani (già diffidata) che salterà la prossima partita contro la Roma capolista.
Il Milan ha gettato alle ortiche un’occasione d’oro per portare a casa tre punti preziosi per il proseguimento della stagione, tre punti che nessuno sino al minuto 88 avrebbe mai immaginato di potere perdere.
Due volte in vantaggio, costante dominio nel gioco, due legni, una serie di occasioni da gol limpide rappresentavano al pubblico, presente in discreto numero, come la vittoria fosse pressoché certa.
E invece una Viola mai doma, caparbia, grintosa e ben motivata dalla panchina ha saputo riprendere per i capelli una gara che sembrava esserle sfuggita di mano.
Al Milan manca sempre quel piccolo particolare che fa la differenza, quel punto fermo che chiude una frase scritta in bella calligrafia. Alla formazione di Ganz manca il culto dell’attenzione, una dose maggiore di cinismo sportivo e forse anche un briciolo di buona sorte. Nonostante tutte le attenuanti generiche del caso (e ogni volta ne abbiamo qualcuna da prendere in considerazione) oggi non si può non dire: imperdonabili.
Ma il rammarico maggiore è il dispiacere profondo che tutto l’ambiente prova per l’infortunio occorso all’inizio della ripresa a Linda Tucceri Cimini, uscita in barella tenendosi disperata le mani sul volto. Linda è stata sino a pochissimo tempo fa una delle bandiere rossonere e oggi è una colonna portante della Viola. Amatissima dai tifosi e dagli addetti ai lavori, vederla uscire dolente ha gettato nello sconforto ogni persona presente. Sotto esame il ginocchio, apparentemente traumatizzato da un falso movimento dell’articolazione e da nessun contrasto di gioco. Incrociamo le dita e attendiamo i comunicati ufficiali della Fiorentina che seguiranno gli esami a cui Linda verrà sottoposta.
E per non farsi mancare nulla, a tempo scaduto, post triplice fischio, lo stadio è stato letteralmente raggelato dallo svenimento della rossonera Christy Grimshaw, caduta a terra e subito circondata da compagne e avversarie. Si è trattato per fortuna di un malore passeggero e dopo pochi minuti la simpatica calciatrice scozzese ha lasciato il campo di gioco camminando da sola, anche se sorretta da due colleghe e seguita passo dopo passo dallo staff medico del Milan.
Sabato primo aprile le rossonere scenderanno nella Capitale per affrontare le prime della classe della Roma, reduci da una serata di Champions che ne ha messo in evidenza la grande solidità e le notevoli doti agonistiche.
Che sia la volta buona per tirare fuori le unghie e graffiare come una grande squadra deve sapere fare?
Attivando questo link è possibile ascoltare le dichiarazioni post gara della coach viola Panico (ACF Fiorentina femminile)
https://www.facebook.com/acfwomens/videos/959148575451430
Attivando questo link è possibile ascoltare il commento del tecnico rossonero Maurizio Ganz.
https://www.acmilan.com/it/news/videos/interviste/2023-03-26/milan-fiorentina-le-reazioni-rossonere
MILAN-FIORENTINA 3-3
MILAN (4-3-3): Giuliani; Árnadóttir (1’st Thomas), Fusetti, Nouwen, Thrige (15’st Soffia); Vigilucci, Adami (1’st K. Dubcová), Grimshaw; Bergamaschi, Piemonte, Asllani (24’st Mesjasz). A disp.: Babb, Fedele; Bahlouli, Cesarini, Premoli. All.: Ganz.
FIORENTINA (4-2-3-1): Baldi; Cafferata (21’st Eržen), Tortelli, Agard, Tucceri Cimini (8’st Jackmon); Jóhannsdóttir, Severini (35’st Breitner); Kaján (9’st Hammarlund), Vero, Mijatović (21’st Catena); Longo. A disp.: Russo, Schfroffenegger; Vitale; Monnecchi. All.: Panico.
Arbitro: Scarpa di Collegno.
Gol: 4′ Vigilucci (M), 21′ Asllani (M), 24’st rig. e 50’st rig. Vero (F), 28’st rig. Piemonte (M), 43’st Hammarlund (F).
Ammonite: 13′ Asllani (M), 4’st Agard (F), 20’st Soffia (M), 31’st Severini (F), 32’st Catena (F), 42’st Giuliani (M), 49’st Bergamaschi (M).