Non è semplice scrivere un resoconto sportivo in un momento di grave tensione internazionale come quello che abbiamo vissuto oggi. Le notizie che giungono da Israele non aiutano certamente a focalizzare l’attenzione sul prato verde di un campo di calcio.
In ogni caso è giusto e rispettoso verso coloro che dello sport fanno una professione trattare l’odierna giornata di campionato con la consueta attenzione.
A Milano, al Puma House of Football di via dei Missaglia, il Milan di Maurizio Ganz ospita la Juventus Women allenata da Montemurro.
La partita è, come si usa dire, un incontro di cartello. Lo è sempre stato, le sfide tra rossonere e bianconere sono sempre state speciali.
I quattro precedenti della scorsa stagione, tra prima fase e Poule Scudetto, hanno regalato gol e spettacolo e due belle vittorie rossonere.
Rose rinnovate per entrambe le formazioni rispetto alla passata stagione, il Milan e la Juve danno l’impressione di essere, al giungere della terza giornata della prima fase, ancora in una fase di work in progress.
Sia Ganz sia Montemurro schierano le proprie giocatrici puntando senza riserve a un unico obiettivo, la vittoria.
Lasciamo ai colleghi di acmilan.com un breve racconto della cronaca dell’incontro.
Equilibrio in avvio, le due formazioni provano a sfruttare le corsie per rendersi pericolose. Proprio da questa zona nasce la prima chance della gara, per il Milan, con il sinistro a giro di Laurent che termina alto di poco (7′). La risposta bianconera arriva al minuto 22 con Beerensteyn che si accentra e calcia, Giuliani è attenta e alza sopra la traversa. La Juventus guadagna metri e colleziona angoli nella seconda metà di tempo, ma le rossonere si difendono con ordine e provano a ripartire affidandosi alla velocità di Dompig e Laurent. La prima frazione si chiude senza particolari emozioni, 0-0 all’intervallo.
Il ritmo della partita fatica a decollare anche in avvio di ripresa. Al 54′ Beerensteyn angola bene di testa il traversone morbido di Girelli, Giuliani si distende e respinge con un grande colpo di reni. Il Milan cresce con il passare dei minuti e mette pressione alla retroguardia bianconera, senza trovare però lo spunto giusto negli ultimi metri. Al minuto 72 Dompig e Stašková non riescono a convertire in rete una mischia in area, mentre al 77′ Bonansea libera un destro potente, sventato ancora una volta dall’estremo difensore rossonero. A tre minuti dal novantesimo, le bianconere trovano l’inaspettato vantaggio: Nyström appoggia per Caruso che da centro area firma l’1-0 con un destro preciso. Il forcing finale non premia il Milan, finisce 0-1.
Il commento di Arianna Caruso (Juventus) nel post gara.
«È stata una partita difficile perchè abbiamo incontrato una squadra che ci ha messo in difficoltà, ma questa gara è stata lo specchio della nostra settimana. Abbiamo lavorato sodo in questi giorni e questi tre punti sono arrivati perchè ci abbiamo creduto fino alla fine. Ogni week-end diamo tutto quello che abbiamo ed è normale che ci siano partite in cui siamo più brillanti e altre in cui lo siamo meno, ma l’importante è uscire dal campo sempre consapevoli di avere fatto tutto il possibile. Siamo molto felici per questa terza vittoria consecutiva, era molto importante uscire da questa trasferta insidiosa con i tre punti. La mia nuova posizione in campo? Sicuramente gioco meno vicina alla porta, ma tocco tanti palloni in più e questo aspetto mi piace molto. Io sono a totale disposizione di Mister Montemurro. Chiaramente, poi, se riesco anche a segnare qualche rete sono ancora più contenta».
“Abbiamo fatto una grande prestazione, prendere gol nel finale fa male ma ce la stiamo giocando nella maniera giusta” – il commento post-partita di Mister Ganz (Milan). “Abbiamo fatto vedere tante cose positive, portiamo a casa zero punti ma ne usciamo consapevoli della nostra forza”.
Nell’incontro con i giornalisti che tradizionalmente si svolge alla fine della partita l’allenatore rossonero si è soffermato anche sulla prestazione del portiere Laura Giuliani.
“Laura sta bene (i sanitari sono dovuti intervenire a causa di un forte dolore al ginocchio percepito durante un rinvio), ha disputato un’ottima partita e si è resa protagonista di tre interventi davvero importanti. Conosco bene il suo valore, sia come giocatrice sia come persona, se difende la nostra porta è perchè ha grandi qualità, non è lì per caso”.
Da quest’anno per qualificarsi alla Champions basterà arrivare tra le prime tre in classifica, punta al terzo posto?
“Nemmeno per sogno, abbiamo raccolto poco in queste prime giornate ma non dimentichiamoci che abbiamo incontrato le campionesse d’Italia in carica della Roma e che oggi con la Juventus ce la siamo giocata alla pari. Non siamo stati perfetti in difesa in occasione del gol ma durante tutta la partita non siamo mai stati inferiori alle bianconere. Il terzo posto non è un obiettivo, il Milan è forte, sta crescendo giorno dopo giorno e punta alla vetta assoluta del campionato. Il campionato è molto lungo, avremo modo di dimostrare il nostro valore contro ogni avversario.”
Juve e Roma veleggiano all’orizzonte a punteggio pieno. Il Milan galleggia a centro classifica. Nonostante la classifica le ambizioni di Ganz non sono per nulla campate per aria. Il Milan è davvero forte, la sua rosa è di ottimo livello e il gioco convince.
Dobbiamo abituarci a un Milan differente da quello visto nella scorsa stagione, la partenza di Piemonte ha privato l’attacco di una formidabile marcatrice. Stašková gioca un calcio diverso, non è sovrapponibile a Martina.
I lanci lunghi alla viva il parroco sono finalmente spariti, questa squadra fraseggia palla a terra, segue schemi precisi e sembra non prendere più i colpi di sonno che nelle precedenti stagioni erano frequenti.
Ganz ha ragione, la stagione è lunga e la sua squadra ha ancora molto da dimostrare.
Post scriptum: a causa di alcune incomprensioni, facilmente risolvibili, oggi una piccola parte del tifo rossonero ha ritirato una parte dei propri vessilli e intonato cori di protesta: “più rispetto per i tifosi”.
La stragrande maggioranza del pubblico non li ha seguiti, non sentendosi minimamente maltrattata dalla società rossonera. De facto per novanta minuti è sembrato di essere a Vinovo, anzi a Biella, più che a Milano. Dovremmo cercare di non dimenticare che i protagonisti del nostro sport giostrano in campo, non in tribuna.
MILAN-JUVENTUS 0-1
MILAN (4-3-3): Giuliani; Guagni, Swaby, Fusetti, Bergamaschi; Grimshaw, Cernoia (17’st Mascarello), Dubcová (36’st Adami); Laurent (27’st Marinelli), Stašková, Dompig (36’st Árnadóttir). A disp.: Copetti; Piga, Thrige; Arrigoni, Asllani. All.: Ganz.
JUVENTUS (4-3-3): Peyraud-Magnin; Boattin, Lenzini, Cascarino, Nildén; Caruso, Grosso, Garbino (19’st Bonansea); Cantore (1’st Thomas), Girelli (19’st Nyström), Beerensteyn (49’st Bellucci). A disp.: Aprile; Cafferata, Salvai, Sembrant; Palis. All.: Montemurro.
Arbitro: Arena di Torre del Greco.
Gol: 42’st Caruso (J).
Ammonite: 22′ Garbino (J), 14’st Cernoia (M), 40’st Grimshaw (M).