Artigli ben affilati

Artigli ben affilati

21 settembre, ore 15.00. Monza, stadio Brianteo. 20 gradi, aria fresca, dalla tribuna stampa si vedono il massiccio della Grigna ed uno scorcio delle Orobie. E’ un gran bel vedere.

La prima squadra femminile del Milan torna in campo per la seconda giornata del campionato di serie A 2019-2020, dopo la grande vittoria ottenuta contro la Roma in trasferta. Da quest’anno le gare interne saranno tutte disputate dalle rossonere sull’erba dell’impianto del Monza, mentre gli allenamenti continueranno al Vismara di via dei Missaglia a Milano.

© Francesco Scaccianoce / ac Milan 2019 – 2020

Sulle tribune qualche centinaio di persone; non certo il pubblico delle grandi occasioni ma tutto sommato una presenza adeguata a dare una scaldata all’ambiente.

L’incontro è visibile in diretta tramite l’app ufficiale del Milan e questo forse ha convinto qualcuno a rimanere a casa, oppure a cedere alle insistenze del coniuge ed a recarsi al martirio (leggasi: la spesa del sabato al supermercato!) ovviamente tenendo in mano il cellulare per vedere le ragazze giocare.

Senza contare che in serata si gioca il derby e molti tifosi il pomeriggio sono già in ritiro spirituale.

Ecco le formazioni ufficiali.

Il kick off è giocato dal Milan. Le ragazze di Ganz si schierano con uno schema iniziale che somiglia molto ad un 3-2-4-1.

La linea Maginot è composta da Rizza-Hovland-Fusetti; in corso d’opera a tratti si rinforza a 4 ed a volte, in modo spregiudicato, si posiziona a 2.

Il Milan pizzica subito la difesa avversaria per sondarne la reattività. Al minuto 3 Valentina Bergamaschi #7 spizzica di testa un cross in area piccola andando vicina alla segnatura.

Al minuto 8 il Milan passa. Vale&Vale confezionano un bella rete, nata dalla sintonia di gioco che queste due atlete sono capaci di attivare. Valentina Giacinti #9 crossa e Valentina Bergamaschi #7 insacca di testa.

Milan 1 – Orobica 0 con la tribuna che fa sentire alla giovane marcatrice tutto il suo affetto, meritato.

Nora Heroum / ©Francesco Scaccianoce

Al minuto 10 è sempre Bergamaschi a giocarsi il raddoppio, colpendo di testa un bel filtrante alto di Lady Andrade #16 che la difesa riesce miracolosamente a deviare in corner. Sullo sviluppo del calcio d’angolo il Milan colpisce la traversa bergamasca.

Forse la squadra di Ganz in questa fase pensa che la gara sia ormai al sicuro ed abbassa l’intensità del proprio gioco. Pochissime verticalizzazioni e pallone che gira per vie orizzontali, troppo lentamente.

Maurizio Ganz /©Francesco Scaccianoce

Questa fase non somiglia ai momenti di improvviso black out che eravamo a vedere nel Milan dello scorso anno; sembra invece che la squadra passi dalla brillante alimentazione a benzina super ad una più lenta combustione diesel. Il gioco non si ferma, ma la frequenza del battito scende.

E scende tanto da consentire all’Orobica al minuto 16 di farsi viva sotto porta; Merli #18 semina la difesa rossonera sulla fascia destra del proprio attacco, tiro e sfera sull’esterno della rete. Bella la giocata della calciatrice della squadra allenata da Marini, con un grosso concorso di colpa di Korenciova #12 e Hovland #4. O la chiamata dell’estremo difensore del Milan in uscita non è stata sentita o non è mai partita. Maluccio in entrambi i casi.

Dato che la migliore difesa parrebbe essere l’attacco, Giacinti #9 non perde tempo a graffiare le avversarie per dare una scossa di adrenalina alle sue compagne, ed al minuto 20 va vicinissima al raddoppio. Doppio dribbling, mette a sedere la sua marcatrice diretta e spara a lato.

Sento il pubblico borbottare e dire che “si è mangiata un gol”. Forse è vero, ma poco importa. Lei ci prova sempre e vederla puntare con pervicacia la porta avversaria con grinta (e tecnica) rende palesi le sue qualità. Le sue notevoli qualità. Quindi perdonata a prescindere, ora e sempre.

Al minuto 44 Giacinti #9 prende in pieno il palo di Pilato #82 a porta praticamente vuota (secondo gol mangiato? Due indizi fanno una prova!) ed un minuto dopo Lady Andrade # 16 di testa indirizza il pallone a lato da posizione favorevole.

Un minuto di recupero, un altro tiro non proprio da leggenda di Giacinti #9 ed atlete negli spogliatoi a rifiatare.

Federica Rizza/©Francesco Scaccianoce

Cosa mi è piaciuto di più nel primo tempo? Una giocatrice rossonera che non ho mai nominato sino ad ora. Federica Rizza numero 13 della difesa di Ganz. Non è più lei, o meglio non è più la Federica della passata stagione. Lo scorso anno si vedeva che metteva buona volontà nelle proprie giocate, ma pagava attimi di indecisione pesanti.

Ora è determinata, si getta con maggior convinzione nei contrasti, misura maggiormente il controllo della palla, rincorre sempre l’avversaria diretta quando viene sovrastata. Copre la sua zona senza palla con precisione. Raddoppia senza timore. Crede in se stessa. E gioca molto bene.

Forse non ha ancora nelle gambe e nella testa una concentrazione idonea a farle giocare (sempre con lo stesso rendimento) 90 minuti. Però c’è.

Iniziano nelle due formazioni i cambi tattici ordinati dalle panchine.

Secondo tempo.

Il Milan riparte prendendo in mano il pallino del gioco e lo fa per linee orizzontali, sempre palla a terra. Come nel primo tempo questo tipo di gioco penalizza la velocità di esecuzione; il gioco è lento, misurato ma lento.

Iniziano nelle due formazioni i cambi tattici ordinati dalle panchine.

Minuto 64, pareggio dell’Orobica. Merli #18 si presenta sola davanti al portiere rossonero #Korenciova #12 e la infila facendo passare il pallone sotto le gambe dell’estremo difensore di Ganz. Merli è un’ottima giocatrice e quindi applausi per la sua marcatura, però la papera collettiva della difesa del Milan non si può non sottolineare. Madornale errore in copertura.

Salvatori Rinaldi/©Francesco Scaccianoce

1 a 1. La differenza qualitativa tra le due formazioni è notevole ed infatti il Milan non si dispera più di tanto. Rimette palla al centro e… un minuto e ripassa in vantaggio. Quattro minuti prima del pareggio bergamasco Lady Andrade #16 aveva lasciato il proprio posto in campo a Deborah Salvatori Rinaldi #22 ed è proprio la nuova entrata a riportare avanti le rossonere.

Tiro preciso scoccato dall’interno dell’area di rigore e rete. Questa ragazza è una piccola peste, un nuovo acquisto che ha nel sangue il trillo del Diavolo. Un ottimo nuovo acquisto. Grinta e qualità.

2 a 1. Valentina Bergamaschi si becca un cartellino giallo, Refiloe Jane #15 e Dominika Čonč #17 provano qualcosa e quindi al minuto 74 terza segnatura rossonera. Ma voi pensavate veramente che lo squalo bianco del Milan potesse uscire dal terreno di gioco senza fare almeno un gol? Suvvia non scherziamo… Valentina Giacinti! Sulla fascia Bergamaschi svernicia mezza Orobica e mette al centro per l’amica numero 9 che insacca.

3 a 1. Quattro minuti di recupero. L’Orobica non ha più nulla da chiedere all’incontro e praticamente si ferma. E sbaglia. Perché il Milan di Ganz, anche quando va pianino come un diesel, si ferma solo quando lo rimettono sul pullman e gli legano le cinture.

Minuto 93. Punizione cross di Vale Bergamaschi e bellissima segnatura di testa di Hovland.

4 a 1. Fine dei giochi. Due partite, due vittorie, sei punti, in testa in classifica. Tutto come da copione.

Adesso una lunga pausa per gli impegni della Nazionale ed alla ripresa in ottobre ci attenderà il primo derby stracittadino di serie A. Ganz vorrebbe giocarlo a san Siro, ma sembra una cosa complicata da realizzarsi.

Conclusioni finali.

La rosa a disposizione di Ganz è tutta composta da atlete di talento e qualità. Vedere una calciatrice di livello mondiale come Monica Mendes in panchina da l’idea del potenziale complessivo del team e ci fa capire che, facendo ruotare con intelligenza l’intera rosa, la squadra potrebbe non arrivare con il fiato corto come lo scorso anno a fine stagione, cedendo ad un passo dalla linea del traguardo.

Nelle due gare di avvio stagionale il Milan ha subito una sola rete (beccata però in malo modo, diciamolo…) e ne ha siglate ben otto. Sono andate in gol Heroum, Čonč, Giacinti, Bergamaschi, Salvatori Rinaldi, Hovland.

Abbiamo punte forti ed agguerrite, ma tutte le giocatrici sono in grado di proporsi e segnare. Ottimo.

Valentina Giacinti /©Francesco Scaccianoce

Nuovi arrivi. Tanti e di qualità. Nel corso della stagione conosceremo meglio tutte le ragazze che quest’anno vestono per la prima volta la casacca rossonera. Possiamo dire, senza tema di smentita, che chi ha condotto la campagna acquisti estiva non ha beccato nessun “bidone”. Il livello tecnico è altissimo e va sfruttato a fondo senza risparmiare nessuna ragazza.

Cip e Ciop. Bergamaschi & Giacinti. Sono in sintonia assoluta. Si trovano a memoria. Sono letali. Un feeling così istintivo credo di averlo visto raramente anche in capo maschile. Lo avevano Mancini e Vialli, e pochi altri.

Valentina Bergamaschi. E’ giovane. Deve imparare a spendersi meno a vuoto e ad ottimizzare le energie fisiche. Perché energia è sintomo di lucidità. E’ molto, molto forte. Ha corsa e piedi buoni. Se continuerà a crescere credendo in se stessa diventerà una stella nel firmamento del football internazionale.

Alla prossima. Ad maiora! E Forza Milan!

IL TABELLINO

Berga

Valentina Bergamaschi.
Photo credit: Francesco Scaccianoce

MILAN-OROBICA 4-1

MILAN: Korenciova; Rizza (33’st Vitale), Hovland, Fusetti, Tucceri Cimini; Heroum, Jane (39’st Carissimi), Čonč; Bergamaschi, Giacinti, L. Andrade (16’st Salvatori Rinaldi). A disp.: Piazza, Mendes, Carissimi, Zigic, Manieri, Longo, Tamborini. All.: Ganz

OROBICA: Pilato; Brasi, Gaspari, Zanoli, Cesarini, Assoni,

(30’st Merli C.), Foti, Segalini (22’st Visani), Merli L., Poeta, Pinna (11’st Mandelli). A disp.: Lonni, Milesi, Salvi, Barcella, Parsani, Cortesi. All.: Marini.

Arbitro: Cutrufo di Catania.

Marcature: 8′ Bergamaschi (M), 20’st Merli L. (O), 21’st Salvatori Rinaldi (M), 29’st Giacinti (M), 48’st Hovland (M).

Ammonizioni: 26’ st Bergamaschi (M).

©Francesco Scaccianoce

Related Posts