Verità per Giulio Regeni

Verità per Giulio Regeni

23 Giugno 2016 

Regeni. Il figlio che tutti vorrebbero. 28 anni.

Vince una borsa di studio, e frequenta gli ultimi tre anni di liceo negli Stati Uniti. Poi l’università in Inghilterra. Ad Oxford, dove consegue una laurea a indirizzo umanistico e quindi il dottorato a Cambridge. Per L’Università di Cambridge si trasferisce al Cairo, per sviluppare una serie di ricerche necessarie alla realizzazione di una tesi sull’economia locale.

Giulio Regeni è stato rapito il 25 gennaio 2016 al Cairo in Egitto, giorno del quinto anniversario delle proteste di piazza Tahir, e il suo corpo mutilato è stato ritrovato il 3 febbraio successivo in un fosso lungo l’autostrada Cairo-Alessandria. Sul suo cadavere sono state rilevate incontrovertibili tracce di tortura.

Sappiamo che Giulio è stato ucciso barbaramente. E’ l’unica verità accertata che abbiamo.

Molto si è scritto sui tentativi delle autorità egiziane di depistare in mille modi le indagini.

Nel mese di maggio ad Ahmed Abdallah, consulente della famiglia di Giulio Regeni al Cairo, arrestato da quasi un mese nella capitale egiziana, sono stati imposti altri 15 giorni di custodia cautelare in carcere.

L’oblio sta calando su Giulio.
Diventerà uno dei tanti casi irrisolti dalla nostra giustizia.

I rapporti con l’Egitto, partner politico e commerciale strategico per l’Italia, si rinsalderanno, con l’aiuto del tempo, del silenzio.

Torneremo a pensare alla nazionale, ai referendum, al festival di Sanremo.

23 Giugno 2016 

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