Il 24 giugno 1717 quattro logge londinesi si uniscono per fondare la prima Gran Loggia d’Inghilterra. Dopo le corporazioni medievali e le società esoteriche rinascimentali nasce quell’associazione segreta – a noi tutti ben nota – che ha contribuito a dare vita al mondo moderno.
Nel 2017 ricorre l’anniversario dei suoi 300 anni. Ma quella che conosciamo è la sua vera storia? Se lo è chiesto il prof. Mario Conetti, che ha pubblicato un libro molto interessante nel quale ricostruisce, da storico, i tempi ed i modi della nascita della Massoneria moderna.
Mario Conetti, nato a Trieste nel 1970, insegna Storia medievale presso l’Università dell’Insubria (Como – Varese). Stimato studioso di storia delle istituzioni e delle idee giuridiche e politiche del basso medio evo, e delle culture esoteriche, è autore di circa quaranta saggi e di tre volumi: L’origine del potere legittimo. Spunti polemici contro la donazione di Costantino da Graziano a Lorenzo Valla (Parma 2004), Responsabilità e pena: un tema etico nella scienza del diritto civile (secoli XIII-XIV) (Milano 2011), Economia e diritto nel Trecento (Roma 2017).
Prof. Conetti nel 1717 nasce la Massoneria. Probabilmente…forse…anzi, per niente…
La muratoria, la tradizione iniziatica legata alle associazioni professionali dell’edilizia, nasce nel pieno medio evo per custodire e trasmettere i segreti professionali dei costruttori e i valori spirituali e culturali che ispiravano la loro attività professionale. (Preferisco parlare di muratoria, massoneria è un calco linguistico sul francese, ‘maçonnerie’, e spezza il legame col mestiere del costruttore).
I valori e la cultura iniziatica dei costruttori interessano a tante persone che di mestiere non si dedicano all’edilizia; accanto ai muratori “operativi” (professionisti dell’edilizia) troviamo così i muratori “liberi”, nel XII secolo in Francia, in Lombardia e in Toscana fin dal Trecento. La muratoria libera fiorisce in Scozia e in Inghilterra nel Seicento, legata alla dinastia Stuart.
Nel 1717 nasce una nuova forma organizzativa: la prima “Gran Loggia”, organo centrale che guida e controlla i singoli gruppi di muratori liberi. Nasce perché… no, questo non lo diciamo, sarebbe come presentare un thriller spiegando chi è l’assassino!
La storia è più divertente della fantasia, ma è più impegnativa da conoscere.
Nel suo libro ho trovato pochi effetti speciali e nessuna teoria alla Dan Brown; mi sembra un testo rigoroso e puntuale, molto fruibile per il lettore comune ma anche decisamente affidabile per gli appassionati e gli studiosi delle istituzioni, esoteriche e non. Come si costruisce un libro come 1717?
In 1717 ci sono codici cifrati, reti di agenti segreti, affascinanti dame che si rivelano spie… perché si trova tutto nei documenti originali. La storia è più divertente della fantasia, ma è più impegnativa da conoscere. Da anni, meglio decenni, leggo i documenti delle tradizioni iniziatiche occidentali nel medio evo e nel Rinascimento. Ho letto anche moltissimo (leggere tutto è umanamente impossibile) di quanto è già stato scritto su questi argomenti.
Poi mi sono convinto di avere io qualche cosa di nuovo da dire su come nasce la muratoria moderna. Allora ho provato a raccontarlo, non agli addetti ai lavori, ma immaginando di scrivere per chi è incuriosito e interessato.
Da una parte la muratoria è un social club che fa propaganda politico culturale molto proiettato verso l’esterno. Dall’altra la muratoria è un circolo ristretto di iniziati, separato dal mondo che lo circonda. Da una parte il muratore, alfiere della modernità.
Cosa accomuna la Massoneria del Settecento a quella contemporanea ed in quali aspetti invece possiamo considerarle due istituzioni radicalmente diverse tra di loro?
Nel Settecento, dalla tradizione medievale e rinascimentale, vengono fuori due filoni di muratoria, diversissimi. Questi due filoni si intrecciano e si mescolano per tre secoli, fino a oggi: qualche volta si combattono all’ultimo sangue, altre volte riescono a andare d’accordo. Da una parte l’entusiasmo per la modernità: la visione scientifica (fisico-matematica) del mondo, il liberalismo, la democrazia, la tolleranza religiosa fino all’anticlericalismo o all’ateismo. Dall’altra la nostalgia per il mondo della tradizione: la visione magico-alchemica della natura, la sacralità della politica, l’orientamento al trascendente, all’eternità.
Da una parte la muratoria è un social club che fa propaganda politico culturale molto proiettato verso l’esterno. Dall’altra la muratoria è un circolo ristretto di iniziati, separato dal mondo che lo circonda. Da una parte il muratore, alfiere della modernità. Dall’altra il muratore, cavaliere solitario di un ideale eterno ma ormai dimenticato.
Nel Regno Unito, in Francia, in Germania, ci sono cattedre universitarie, centri di studio dedicati alla storia della muratoria. Da noi no.
In tutto il mondo occidentale parlare e scrivere della Massoneria è una cosa assolutamente normale. In Italia è meno semplice. Giudizio e pregiudizio accompagnano da sempre i testi e le riflessioni che riguardano questa istituzione. Perché ha deciso di scrivere questo libro?
La storia della muratoria fino a ieri è stata scritta dagli amici, per spiegare quanto sono bravi e buoni e quante cose meravigliose hanno fatto i liberi muratori; o dai nemici, per accusarli di complotti orribili che hanno causato tutti i mali immaginabili.
Adesso cominciano a cambiare le cose. Nel Regno Unito, in Francia, in Germania, ci sono cattedre universitarie, centri di studio dedicati alla storia della muratoria. Da noi no. È il momento di scrivere anche in Italia la storia della muratoria come storia di uomini coi loro ideali e di un insieme di associazioni, più o meno bene organizzate, che hanno coltivato e trasmesso la tradizione iniziatica occidentale, inserendosi nelle grandi tensioni sociali, politiche, culturali e religiose del loro tempo.
Grazie prof. Conetti. Buon lavoro e buona vita.