Gian Marco Centinaio. Pavese, 46 anni. Lo avevo intervistato nel marzo dello scorso anno, quando era un parlamentare di opposizione.
Oggi è senatore e titolare del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Lo incontro nella notte di domenica 10 giugno a margine della Festa Provinciale pavese della Lega che si tiene a Rivanazzano Terme. Scattante come sempre ma con un viso stanco ed un po’ tirato. Forse a causa della partita di calcio di beneficenza che ha appena giocato a Pavia, forse a causa dello stress e della tensione procurati dalla nascita del nuovo Governo, forse perché a digiuno (mentre registriamo pizzica solo qualche patatina fritta con la cucina della Festa ormai quasi chiusa).
Affamato, grintoso e lucido.
Miracolo a Milano. 1951. Vittorio De Sica. Miracolo a Pavia. 2018. Gianmarco Centinaio. Ministro della Repubblica ed azionista del Parma Calcio che torna in serie A. Non so dire quale sia il miracolo più grande…
Non lo so nemmeno io, entrambi sono stati due risultati importantissimi ed inaspettati. Il 2018 da Gian Marco Centinaio verrà ricordato come un grande anno.
Io ricordo al signor Monti che è stato il peggior premier nella storia degli ultimi anni.
Tra le dichiarazioni di voto espresse al Senato in occasione della richiesta della fiducia ricordo quella del prof. Monti. Ha parlato dell’imminente termine del programma denominato quantitative easing ed ha puntualizzato che senza il suo Governo (con Lega e M5S oppositori tenaci) oggi “voi avreste oggi la Troika, sareste un governo dimezzato perché sareste ridotti ad agenti di un governo semicoloniale”. Non la tocca piano, l’invito a non fare fesserie in economia è limpido.
Io ricordo al signor Monti che è stato il peggior premier nella storia degli ultimi anni. Ricordo al suo Governo che erano venuti in aula promettendo che non avrebbero mai fatto politica, ed invece poi ce li siamo trovati a governare questo Paese. Ricordo al signor Monti che per diventare premier è dovuto diventare senatore a vita; l’ex Presidente Napolitano lo aveva nominato senatore a vita, altrimenti non sarebbe mai riuscito a fare ciò che ha fatto. Le parole di Monti sono come la pioggia in primavera.
Gli ultimi sondaggi attribuiscono alla Lega un forte aumento del consenso. Siamo alle soglie del 30%. Alcuni osservatori prevedono che entro l’appuntamento delle elezioni europee sarete in grado di cannibalizzare una bella fetta dell’elettorato di Forza Italia. Non ricordo chi fu nel passato a raggiungere il 41%, ma ricordo che dopo avere governato questo consenso crollò a picco. Pronti alle montagne russe?
Prontissimi, sappiamo che il rischio esiste, sappiamo che in Italia chi governa generalmente poi la paga. Però, oggi come oggi, eravamo l’unica opzione disponibile per governare questo Paese e per provare a salvare i mercati, visto che nei giorni della nascita del nostro Governo lo spread stava salendo alla velocità della luce.
Abbiamo deciso di fare questa pazzia politica, chiamiamola così, con la consapevolezza di provare a rilanciare questo Paese; se dovessimo riuscirci avremo fatto un piccolo miracolo.
Centinaio Ministro dell’Agricoltura, con una forte predisposizione personale al Turismo. Ora pronuncio una parolina magica: Bolkestein.
Centinaio Ministro dell’Agricoltura… e Turismo. In questo momento sappiamo che sono i due cavalli di battaglia del nostro Paese, i nostri punti di forza. Il cittadino straniero che guarda al nostro Paese pensa al paesaggio, ai nostri beni culturali, pensa ai nostri beni archeologici ed architettonici, pensa a mangiare e bere bene in Italia.
Contemporaneamente ci sono dei problemi da risolvere. La parola Bolkestein la conosco molto bene; Fritz Bolkestein l’ho conosciuto ed è una persona che nell’emettere la sua direttiva aveva le idee molto chiare. La sua direttiva non prevedeva i balneari. Dico alla politica che ci ha preceduto che imparare l’inglese è sempre utile ed indispensabile. Se avessero conosciuto meglio l’inglese avrebbero inteso meglio le parole e le idee di Bolkestein e non le avrebbero fraintese. A questo punto noi diciamo chiaramente e senza fraintendimenti che gli stabilimenti balneari non devono essere assoggettati alla direttiva Bolkestein.
Lo conosco bene, lo conosco dal 1991, lui è fatto così, non molla anche a costo di smenarci la salute.
Matteo Salvini: segretario della Lega, vice premier dell’esecutivo Conte, ministro degli Interni. A Milano diremmo che è un bel bauscia, in Veneto direbbero che è un faso tutto mi! Non è meglio fare meno, ma fare bene?
Matteo in questo momento si è preso sulle spalle una responsabilità non indifferente, i suoi incarichi sono il minimo sindacale spettante ad un uomo che ha messo il suo nome nel simbolo della Lega. Una Lega che in questo momento è perfettamente in linea con le parole del proprio Segretario Federale. Riuscirà a fare tutto? Secondo me si, perché so che quando si mette in testa un obiettivo lo raggiunge sempre. Lo conosco bene, lo conosco dal 1991, lui è fatto così, non molla anche a costo di smenarci la salute. E’ un bel cavallo di razza.
Vale anche per lei, caricarsi sulle spalle agricoltura e turismo non è uno scherzo.
Si, mi sono caricato un bel peso. Quando Matteo mi ha scelto per questi due dicasteri mi ha detto: “ho scelto te perché sei una persona che lavora minimo sedici ore al giorno, non si lamenta e raggiunge gli obiettivi”. Se Matteo Salvini ha fiducia in Gian Marco Centinaio, Gian Marco Centinaio non può assolutamente deludere Matteo Salvini ed il popolo della Lega.
Solo il popolo delle Lega?
E’ prioritario il popolo della Lega.
Caporalato, sfruttamento a livelli di schiavitù della manodopera clandestina, coltivazioni border line su terreni inquinati: sono alcuni dei problemi che assillano in particolare il sud Italia. E’ ovvio che dietro a tutto ciò si nascondono non la libera imprenditoria ma la mafia, la camorra e la n’drangheta. Per colpire la grande malavita organizzata in loco si potrebbe avviare una seria campagna di riforma agraria. Togli l’acqua e la papera non galleggia. Ma attenzione, quelle papere sono più feroci di uno squalo bianco. Ci vogliamo provare?
Ci vogliamo provare, certo. Io voglio un’agricoltura pulita; da quello che sappiamo la mafia sta salendo sempre di più e non si parla solo di agricoltura del sud, il fenomeno ha raggiunto il centro Italia ed in alcuni casi il nord.
Ci vogliamo provare perché dobbiamo dare dignità a chi lavora. Qualche anno fa è stata approvata una legge sul capolarato, ricordo bene deputati e senatori che si abbracciavano convinti di avere risolto il problema. Io continuo a pensare che dopo avere fatto una legge devi verificare se quella legge funziona o meno. La legge sul caporalato a mio parere, visti i risultati, non sta funzionando. Lo dicono gli imprenditori agricoli seri, quelli che lavorano rispettando la legge. Di questo ho già parlato con alcuni colleghi ministri; cerchiamo di capire cosa non funziona e se verificheremo che questa legge non funziona, Gian Marco Centinaio è pronto a votare una normativa efficace contro il caporalato.
Come li vede questi pentastellati? Sono definiti bizzarri, improvvisati, inesperti, arraffazzonati, sognatori e poi… temono terribilmente le scie chimiche. Ad onor del vero sembrano anche tendenzialmente onesti. Ho visto giurare un Governo con la fedina penale illibata; pensavo di vedere la TV Svizzera Italiana, invece era proprio la Rai (ad essere onesti guardavo La7 e Mentana).
Io ho sempre guardato al Movimento 5 Stelle con una certa diffidenza. Però non ho mai detto che sarebbero scomparsi dalla scena politica nel giro di una settimana.
Quando negli anni ’90 arrivò la Lega ci dissero che eravamo dei barbari, dei buzzurri, che saremmo scomparsi da un momento all’altro. Noi saremmo spariti e sarebbe tornata la politica vera, la politica seria. Invece dopo trenta anni siamo ancora qui e siamo al governo del Paese. L’unica cosa che dico del M5S è che dovrebbero evitare certi eccessi; i colleghi pentastellati che ho conosciuto durante la redazione del Contratto di Governo sono persone serie e competenti, persone che hanno voglia di cambiare questa Italia e che hanno voglia di fare. Se i loro parlamentari saranno come i loro leader e come le persone che hanno lavorato con noi, il Governo potrà durare a lungo.
Essere Ministro dell’Agricoltura significa tutelare la nostra biodiversità e le nostre specialità.
Cosa intende fare per tutelare i marchi italiani legati al mondo della produzione agricola? Si puo’ realmente fare qualcosa oppure quando sarò all’estero continuerò a spolverare la mia pasta con un bel fake parmesan doc?
L’obiettivo è quello di fare capire a tutti che il made in Italy è una cosa seria. I prodotti italiani sono i più copiati al mondo ed io lavorerò affinché chi vuole mangiare italianopossa trovare prodotti realmente italiani.
Porteremo i turisti in Italia, gli faremo vedere il nostro Paese, li faremo mangiare bene e gli spiegheremo che se vogliono mangiare italiano non dovranno cercare a casa loro il parmesan o il grana prodotto nel Missouri. Anche a casa loro dovranno comprare il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano, il prosciutto crudo di Parma, il vino dell’Oltrepò pavese ed i veri prodotti italiani.
Il bello dell’Italia, contrariamente a quanto accade in altri paesi, è che abbiamo una varietà di prodotti che nessun altro al mondo può vantare. Essere Ministro dell’Agricoltura significa tutelare la nostra biodiversità e le nostre specialità.
Non voglio speculare sull’incidente del “congiunto di Mattarella” accaduto al Presidente del Consiglio Conte. Un accademico del diritto come lui è impensabile che non conosca la storia di Piersanti Mattarella. Ovviamente si è trattato di un buco di memoria dovuto allo stress ed all’emozione. Ma la dialettica politica non perdona niente e nessuno ed anche il prof. Conte dovrà salire di tono e tirare fuori i denti. Secondo lei riuscirà ad uscire politicamente vivo da questa legislatura ed a svolgere il proprio incarico con le sue gambe, senza la tutela h24 dei suoi voracissimi vice?
Il Presidente del Consiglio è una persona in gamba. Ha la dote di sapere ascoltare, dice spesso la sua, ci siamo confrontati con lui anche nelle fasi di redazione del Contratto di Governo, senza sapere che sarebbe diventato il Presidente del Consiglio. E’ una persona di spirito, molto intelligente; riuscirà certamente a sbloccarsi e ad assumere quello ruolo che la politica paludata e parruccona vuole che lui abbia. Io preferisco il Conte che ho conosciuto, quello che magari sbaglia o si dimentica determinate cose ma che rappresenta bene l’Italia e gli italiani.
Della politica stile Prima Repubblica e di quella penosa della Seconda Repubblica mi sono stufato. A me interessa che al Governo ci siano persone normali che rappresentano persone normali. Come Gian Marco Centinaio, una persona normale. I professoroni alla Monti & co mi hanno rotto le palle. Riguardo alla tutela dei due vice… è già finita.
Con i 5 Stelle MAI. Con la Lega MAI. Invece avete varato un Governo insieme, un Governo che molti ritengono abbastanza resistente da durare un’intera legislatura. Amore patrio oppure invincibile voglia di cadrega?
Amore patrio, altrimenti saremmo andati alle elezioni il 22 o il 29 di luglio. Ci saremmo comportati da egoisti ed avremmo stravinto le elezioni. Governare con il M5S è una scommessa, mai io mi dico: “dopo avere governato con il centrodestra, perché non governare con i 5 Stelle?”.
Cosa le hanno detto i suoi vicini di casa a Pavia quando l’hanno vista arrivare con il codazzo di macchine blu e la scorta?
Non mi hanno visto arrivare con il codazzo di auto blu, e per il momento neanche con la scorta. Le racconto una cosa che mi è piaciuta; sopra di noi abita una coppia di signori anziani, lui purtroppo è invalido ed esce pochissimo di casa. Mi ha aspettato a lungo sul suo pianerottolo, quando mi ha visto arrivare mi ha chiamato. Io sono salito al piano di sopra e l’ho visto con le lacrime agli occhi. Quando penso a lui, a sua moglie, quando ripenso che aveva le lacrime agli occhi perché era contento per me, io mi emoziono. Mi emoziono e penso alle mie responsabilità. Quello che faccio lo faccio per mio figlio che ha due anni e mezzo ed anche per chi come loro ne ha più di ottanta.
Massimo rispetto per gli anziani, che ci hanno permesso di crescere e vivere come viviamo adesso.
Grazie, buon lavoro e buona vita.