In questo campionato, fortemente condizionato dalla pandemia Covid che ad ogni giornata rimescola gli organici delle squadre, pare esserci una certezza. Un ottimo Milan, formazione compatta, solida, guidata da un highlander e gestita con un entusiasta equilibrio dai dirigenti e dalla panchina.
Alle spalle di questa squadra così brillante e guascona, si trova una formazione molto meno blasonata e famosa. Una di quelle squadre che nel gergo classico del calcio sono etichettate come “provinciali”. Il Sassuolo, orgoglio di una cittadina di poco più di quarantamila abitanti.
Abbiamo seguito la squadra emiliano-romagnola in occasione della trasferta veneta in casa dell’Hellas Verona.
Non si trattava di una partita semplice sulla carta; l’Hellas è una formazione solida, ottimamente posizionata in classifica, reduce da una stagione passata molto gratificante.
Il Sassuolo si porta in dote a Verona una statistica che racconta di tre vittorie esterne su tre partite disputate lontano da casa, e punta con decisione al poker.
Riguardo alla cronaca dell’incontro qualche cenno in sintesi estrema.
L’allenatore scaligero Juric deve rinunciare agli esterni titolari Lazovic e Faraoni e posiziona Dimarco a sinistra e Dawidowicz sulla destra. In attacco Di Carmine a Kalinic con quest’ultimo che lascerà il campo al 38′, sostituito da Colley.
Nel Sassuolo Caputo e Defrel sono out, due pedine fondamentali sono ai box.
Il Verona parte molto bene, convinto e convincente. Dopo cinque minuti prende un palo pieno con Ilic, un secondo legno sarà battezzato in seguito ad un tiro cross di Dimarco. Sarà poi uno strepitoso Consigli a bloccare un tiro di Dawidowicz che sembrava destinato ad infilarsi in rete.
Il Verona crea concrete occasioni da gol ma a passare sono gli ospiti con Boga al minuto 42. Una vera e propria doccia fredda per i padroni di casa. Padroni di casa che affrontano la ripresa con grande cipiglio mentre il Sassuolo punge con veloci ripartenze.
E’ Berardi infine a chiudere i giochi battendo Silvestri con un preciso tocco dal limite. 0-2.
Non è la giornata giusta per un Hellas caparbio che prima del triplice fischio colpisce ancora un legno su punizione con Veloso, si vede neutralizzare dal portiere del Sassuolo Consigli un insidioso colpo di testa di Salcedo e all’ultimo istante vede una deviazione di Udogie finire sulla traversa.
Il giudizio del tecnico gialloblù Ivan Juric è nettissimo.
“Sconfitta immeritata e bugiarda perché in antitesi con una grande prestazione? In questa stagione, sinora, siamo stati fortunati in alcune occasioni, ma col Sassuolo, che è una squadra con diversi top player, ci è davvero girato tutto storto, considerati i quattro pali colpiti, le tante occasioni create e il dominio a livello di gioco per larghi tratti della partita. Nonostante i due gol subiti, abbiamo certamente fatto la nostra migliore prestazione stagionale. Ho visto tanto gioco, ritmo e possesso palla. Il nostro livello, globalmente, si è alzato: sono molto fiducioso per il futuro della squadra. Dobbiamo continuare a lavorare duramente, come ogni settimana. La crescita dei ragazzi? I giocatori che hanno lavorato con noi dall’inizio della stagione stanno crescendo sotto molti punti di vista, ad iniziare dalla intensità e dalla corsa. Dobbiamo oltretutto recuperare diversi giocatori per noi importanti. Sarà un campionato lungo, nel quale dovremo far fronte sia al poco tempo per preparare le partite, sia ai tanti infortuni che non ci danno tregua. Ma non solo a noi… Gli otto giocatori indisponibili? Non si è visto in campo: chi ha giocato si è espresso egregiamente, nessuno escluso. Speriamo di poter recuperare tutti il prima possibile, in maniera tale da alzare ulteriormente il livello tecnico sia in allenamento che in partita. L’impegno di mercoledì in Coppa Italia? Analizzeremo bene come affrontare il Cagliari e con quali interpreti scendere in campo: dobbiamo avere un occhio di riguardo per preservare la salute di alcuni giocatori che non hanno ancora i 90 minuti nelle gambe. Speriamo di fare una buona partita, perché il nostro obiettivo è quello passare il turno”. – fonte hellasverona.it –
Recriminazioni assolutamente giustificate dai quattro legni colpiti, dall’intensità della prestazione del Verona e dalle palle gol costruite, mai però finalizzate in rete.
Il Sassuolo, alla quarta affermazione esterna in questo campionato, ha dimostrato di avere un’ottima tenuta, sia fisica sia mentale. Pur avendo subìto la foga di un Verona veramente grintoso, ha saputo arginare gli avversari (anche con una certa dose di fortuna) ed ha saputo capitalizzare al massimo le poche occasioni da gol costruite.
Entrambe le formazioni hanno dimostrato di potere ambire ad una posizione di rilievo a fine stagione; le ambizioni di qualificazione ad un piazzamento “europeo” sono oggi più che giustificate.
Le seguiremo con attenzione.
Verona-Sassuolo 0-2
Marcatori: 42′ Boga (S), 75′ Berardi (S)
VERONA: Silvestri, Dawidowicz, Magnani, Ceccherini (67′ Udogie), Dimarco, Barak, Ilic (67′ Veloso), Tameze, Zaccagni, Di Carmine (78′ Salcedo), Kalinic (38′ Colley).
A disp: Berardi, Pandur, Cetin, Terracciano, Cancellieri, Amione, Danzi, Bertini.
All. Ivan Juric
SASSUOLO: Consigli; Toljan (64′ Ayhan), Chiriches, Ferrari, Rogerio; Lopez (79′ Obiang), Locatelli; Berardi, Djuricic (73′ Traore), Boga (79′ Marlon); Raspadori (73′ Muldur).
A disp: Turati; Peluso, Kyriakopoulos, Magnanelli, Bourabia, Oddei, Schiappacasse.
All. Roberto De Zerbi
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Arbitro: Chiffi di Padova
Assistenti: Rossi di La Spezia – Bercigli di Valdarno
Quarto Ufficiale: Aureliano di Bologna
VAR: Pairetto di Nichelino – Ranghetti di Chiari
Ammoniti Dimarco (V), Lopez (S), Locatelli (S), Marlon (S)