Prima di parlare delle gare e dei risultati, penso che sia giusto soffermarci sul lavoro che è stato fatto dall’organizzazione di Cortina 2021 in questi giorni.
Il meteo ha condizionato negativamente le prime due giornate di gara; la combinata alpina femminile, prevista per lunedì 8, è stata annullata dopo le abbondanti nevicate della notte.
Nessuna gara nemmeno il giorno 9 a causa di una folta nebbia in quota.
Non è semplice ricostruire un percorso agonistico in corso d’opera, in particolar modo quando la neve copre in una sola notte il lavoro svolto in giorni e giorni di continue rifiniture al tracciato.
Le parole di Alberto Ghezze (Sport & Race Director dei Mondiali) sono emblematiche.
«Le ultime nevicate ci hanno costretto a rientrare in pista con i mezzi: gli accumuli sono enormi, e i ragazzi non dormono da due giorni per preparare di nuovo i pendii. Sono impegnate circa 350 persone e 14 battipista, ma quando lavorano le macchine non possono esserci gli addetti, e viceversa, va tutto coordinato. Negli ultimi giorni sono caduti fino a 80 centimetri di neve in quota: se avesse smesso saremmo riusciti a preparare la pista, invece ha proseguito e abbiamo dovuto cancellare per questioni di sicurezza».
Oggi finalmente, in condizioni meteo ottimali e con una pista in perfette condizioni, si sono disputate le prime due gare, i SuperG femminile (h. 10,45) e maschile (h.13,00).
Erano grandi le aspettative azzurre per entrambe le competizioni, ma le ambizioni della vigilia sono andate deluse. Nessuna medaglia per i nostri colori e piazzamenti non particolarmente rinfrancanti per le nostre atlete e per i nostri sciatori, con una prestazione discreta per il solo Dominik Paris giunto quinto a 17 centesimi dal bronzo.
Il SuperG femminile incorona una coppia proveniente dalla Svizzera. Vince il titolo mondiale Lara Gut-Behrami, accompagnata prima del via dai favori del pronostico. Alle sue spalle, a 34 centesimi di secondo, la giovane Corinne Suter.
È la seconda volta nella storia dei Mondiali che la Svizzera mette a segno una doppietta in una gara iridata di superG femminile; nel 1987, a Crans Montana, Maria Walliser vinse davanti a Michela Figini.
Sul terzo gradino del podio la statunitense Mikaela Shiffrin, campionessa uscente, che ha commesso un errore nel tratto conclusivo dell’Olympia delle Tofane, compromettendo una prestazione potenzialmente da oro.
Ai piedi del podio Ester Ledecka, confermatasi atleta eclettica e sempre in evidenza nelle gare che contano.
In campo azzurro i piazzamenti non sono esaltanti. Federica Brignone è la migliore atleta italiana: decima a 1”09. Marta Bassino la segue, undicesima. Elena Curtoni termina diciottesima, Francesca Marsaglia chiude al ventitreesimo posto. Numeri da guardare comunque con un certo distacco; i Mondiali sono una gara one-shot, contano solo le medaglie. Le ambizioni delle azzurre sono tutt’altro che ridimensionate, c’è spazio per togliersi grandi soddisfazioni nelle prossime gare in programma.
In campo maschile risuona l’inno austriaco. L’oro mondiale di SuperG è al collo di Vincent Kriechmayr, l’argento va al tedesco Baumann partito con il pettorale numero venti quando ormai la classifica sembrava definita, bronzo per il francese Alexis Pinturault.
Una gara spettacolare, disputata sulla nuova pista Vertigine. Una tracciatura molto interessante ha condizionato i primi a scendere, usciti di pista uno dietro l’altro a causa di un salto preso in modo troppo disinvolto che impediva l’esecuzione ottimale delle porte a seguire.
Qualche rimpianto in casa azzurra per la prestazione di Dominik Paris; se da una parte abbiamo avuto la conferma che Domme è molto competitivo (e questo ci rinfranca per la gara di discesa libera) rimane l’amaro in bocca per un bronzo che a lungo è sembrato ormai conquistato.
Ci si attendeva, anche sulla scorta delle ultime gare di Coppa del Mondo che erano state decisamente rinfrancanti, una prestazione di rilievo anche da Christof Innerhofer. Qualcosa non è andato per il verso giusto, con una partenza difficile che forse ha fatto perdere la concentrazione al nostro campione, giunto solo ventitreesimo al traguardo con un ritardo importante dal vincitore.
Tredicesimo posto per Emanuele Buzzi, diciannovesimo per Marsaglia. Mattia Casse, al rientro da un brutto infortunio, è uscito di pista in prossimità del salto Ghedina. Innerhofer in particolare è atteso alla rivincita in occasione della prossima gara di downhill.
Guardiamo avanti con fiducia.
Foto copertina: Cortina 2021 Alpine Ski World Championships. Cortina d’Ampezzo 11/02/2021, Lara Gut (SUI), Photo: Gabriele Facciotti Pentaphoto