αντίστασης Antìstasis

αντίστασης  Antìstasis

“Cercavamo disperatamente un titolo originale, che non avesse un suono già sentito. Volevamo un titolo difficile da ricordare e da pronunciare, proprio come l’attuale situazione umana su questo pianeta.”

“ANTÌSTASIS”, dal greco classico “resistenza” è il titolo del nuovo album dei Tazenda.

“Il senso non è politico, né tantomeno antipolitico, ma vuole sottolineare l’immagine della gente che ingaggia una propria forma creativa di difesa e di capacità di sopravvivere a tutto. Come in un film apocalittico, alcuni personaggi possono giocare a carte o ridere e scherzare sulle cose che accadono.

La “vita” prima di tutto, prima degli eventi e prima del giudizio che ad essi attribuiamo. Per parlare di questi temi esistenziali invece che farlo direttamente abbiamo aggirato l’ostacolo con una manciata di pop songs da cantare insieme che parlano dei sentimenti umani: dalla paura al desiderio passando per la morte e l’amore.

Quindi, Antìstasis a tutto tranne alla vita che accade ed alla quale non ci si può opporre. Sembra un paradosso, ma ironicamente resistiamo anche ad esso. Come? Con l’amore intatto verso la nostra musica. Quello strumento che nessuno ci può togliere e che rappresenta la nostra forma di libertà di espressione”.

Prima di parlare del loro ultimo lavoro, parliamo di loro.

Nel 1988 Gigi Camedda, Gino Marielli  e Andrea Parodi (nel gruppo fino al 1997) fondano i TAZENDA, uno dei primi gruppi di rock etnico in Italia. Il loro primo lavoro, dal titolo omonimo, mostra subito un sound che non passa inosservato agli ascoltatori e alla critica: l’uso delle launeddas, i tenores campionati, le fisarmoniche diatoniche, le chitarre elettriche che rimandano alle cornamuse e le loro voci li rendono immediatamente riconoscibili, al punto tale di parlare in seguito di un “sound Tazenda”. In altre parole, un marchio di fabbrica unico nel suo genere. Nel 1990 colgono e centrano la prima importante opportunità di far carriera partecipando a “Gran Premio”, competizione mista canto/danza/cabaret etc. condotta da Pippo Baudo su Rai1. Vincono col brano “Carrasecare”, che porta il gruppo alla ribalta nazionale.

Nel 1991 partecipano al Festival di Sanremo insieme a Pierangelo Bertoli col brano “Spunta la luna dal monte”, contenuto nel loro secondo album dal titolo “Murales”, che, avendo superato le 100.000 copie vendute, si aggiudica il disco d’oro. Questo è un anno molto importante per la band sassarese, perché partecipano a vari concorsi nazionali, in primis il Cantagiro in coppia con Paola Turci, vincendo su tutti e rendendo famose in tutta Italia canzoni come Mamojada, Disamparados (la versione originale, rispetto al brano sanremese, è interamente in sardo) e Nanneddu, brano tradizionale sardo rielaborato in veste rock.

Nel 1992 prendono parte per il secondo anno consecutivo al Festival di Sanremo con “Pitzinnos in sa gherra” (“Bambini nella guerra”), questa volta da soli e con un brano interamente in sardo, a parte la filastrocca finale scritta da Fabrizio De Andrè, il quale collabora con i Tazenda perfino nel pezzo “ ’Etta abba chelu”, inserito anche questo nell’album di quell’anno dal titolo “Limba”. 

Anno importantissimo per la band perché, oltre ad aver ricevuto nuovamente il disco d’oro per le copie vendute, viene premiata da Tv Sorrisi e Canzoni con il “Telegatto” come migliore gruppo dell’anno. Sempre nel 1992 cantano nel Festivalbar con il brano “Preghiera semplice” e sono sempre ospiti nelle trasmissioni televisive di Pippo Baudo e altre, come “Top Venti”.

Nel 1993 escono con il doppio cd Live “Il popolo rock”, titolo di uno dei due pezzi inediti contenuti nel disco, del quale girano un videoclip nel deserto della California. Il brano è per il 95% cantato in italiano. L’altro è “Sa Dansa” cantato insieme a Maria Carta.

Nel 1994 tra i vari interventi musicali dei Tazenda ricordiamo l’apertura del concerto di Sting allo Stadio di Sassari, fatto in onore della campagna antincendio dal titolo “Abberimus custas fiammas e addorojamus…” (“Squarciamo queste fiamme e urliamo…”), frase tratta dal loro pezzo “Chelu Nieddu”, contenuto nel primo album.

Nel 1995 pubblicano l’album “Fortza Paris”, con un sound già differente rispetto ai primi dischi, registrato in America col famoso produttore di Zucchero, Corrado Rustici. Pezzi importanti e conosciuti sono “Frore in su nie”, “Le danze del XX° secolo”, brano eseguito in moltissime trasmissioni nazionali come il “Maurizio Costanzo Show”, e la rielaborazione del tradizionale pezzo sardo “Procurade ‘e moderare”.Nel 1997 il cantante Andrea Parodi lascia il gruppo per intraprendere la carriera da solista e gli altri due membri Gino Marielli e Gigi Camedda continuano a tenere alto il nome della band proseguendo da soli col disco uscito nel 1998 dal titolo “Sardinia”, dove siamo immersi nuovamente in quel sound originale dei primi album e dove i brani sono tutti interamente in sardo.Nel 2001 pubblicano “Bios – Live in Ziqqurat”, disco dove riprendono i loro vecchi brani di successo e li riadattano alle loro voci e a quella della cantante Claudia Crabuzza, da poco entrata nel gruppo.

Nel 2003 escono con il singolo “Bandidos”, in stile Santana, che verrà poi inserito nel disco del 2005, ma suonato diversamente, e che si adatterà perfettamente al sound molto latino-americano del 90% degli altri brani. Il disco in questione è “Bum-ba”, che ha la caratteristica di avere brani dove non c’è confine tra lingua sarda e spagnola, inserendo qualche termine anche in italiano e inglese. Il pezzo “Sienda e Ruinzos”, cantato dal loro nuovo cantante Gian Mario Masu, è un lento e dolce canto, un po’ vecchio stile, mentre “E sarà Natale” va considerata una bonus track per il periodo natalizio a venire.

Siamo arrivati nel 2006, anno dove il cantante storico della band Andrea Parodi canta nuovamente con loro nel tour “TazendaReunion”, dal quale nascerà anche un lavoro discografico. Insieme a Camedda e Marielli ripropongono le loro vecchie hit del passato più qualche brano sia di Andrea da solista che di Gino e Gigi, presi dal loro ultimo album.

Andrea Parodi nel mese di ottobre dello stesso anno viene a mancare ed entra nel 2007 come cantante Beppe Dettori, persona dotata di grande carisma e carica emotiva, già conosciuto nell’ambiente musicale sardo e “continentale”.

 Insieme a lui, ritorna il grande successo, anche grazie al mitico duetto con l’artista Eros Ramazzotti nel notissimo pezzo “Domo mia”, tormentone dell’estate 2007. Il brano, rimasto per mesi in vetta a tutte le classifiche nazionali, ha fatto raggiungere all’album “Vida” le 108.000 copie vendute e ai Tazenda è stato consegnato il Disco d’oro.Nel 2008 pubblicano “Madre Terra”, al quale partecipa l’artista Francesco Renga nella canzone dall’omonimo titolo, per un duetto strepitoso che li vede tutti protagonisti di un videoclip girato in Trentino.

Nel 2009 esce il cd “Il nostro canto – Live in Sardinia”, dove a duettare con loro questa volta è Gianluca Grignani nel brano “Piove luce”, anche questo accompagnato dalla pubblicazione di un videoclip girato in Sardegna. Nello stesso anno vengono invitati dalla Warner a Sanremo per apportare il loro contributo stilistico alla versione de “La forza mia” del loro conterraneo Marco Carta.

Nel 2011 viene pubblicato in allegato con L’Unione Sarda il CD/DVD del concerto di apertura del “Desvelos Tour” 2010, con un allestimento particolare, studiato nei dettagli ed innovativo, a contorno di un nuovo spettacolo ancora più rock del solito, per celebrare gli oltre vent’anni di carriera del gruppo.

Nel 2012 ripartono ancora una volta con un progetto ambizioso, che in più li vede in veste di discografici e produttori. Nasce l’etichetta Vida e si auto-battezza con il nuovo Ottantotto. Dodici tracce inedite, che stabiliscono il necessario passo avanti che li tiene in stabile e sapiente equilibrio tra la loro idea di ricerca linguistica e divulgazione della tradizione della musica etnica e la voglia di realizzare pop song di qualità e di alta fruibilità.

Il 2013 inizia con un vento di forti novità. Beppe Dettori decide di intraprendere una strada da solista. Il suo posto, dopo ardue selezioni, viene preso da Nicola Nite. Viene da Alghero e ha alle sue spalle, nonostante la sua età, una gavetta ed un curriculum di tutto rispetto.

I tre musicisti sardi compiono subito assieme il loro primo giro di boa con il Time Tour 2013, che li vede impegnati in numerosi concerti in giro in lungo e in largo per la Sardegna come nelle maggiori città della penisola. Questa attività servirà loro da ponte per affinare quella coesione tra musicisti, staff e importanti collaborazioni esterne che porterà subito i suoi frutti, a ottobre, infatti, approdano a quello che vorrebbe essere il lavoro della loro maturità, nel quale fanno convivere la loro sardità artistica con la poesia di Giulio Rapetti in arte Mogol, e il sentimentalismo new melodico di Kekko Silvestre dei Modà. Il titolo è “Il respiro del silenzio”. Nel contempo collaborano alla realizzazione dell’unico inedito del re-pack dell’album “Gioia” dei Modà, scrivendo le parti in sardo del testo e duettando con loro. Il brano si intitola “Cuore e vento” ed è dedicato alla Sardegna.Nel 2014 il tormentone di Cuore e vento non tarda ad arrivare al grande pubblico trasmessa da tutti i grandi network radiofonici e con il “Respiro Tour”, che registrerà un numero record di date, oltre alla partecipazione speciali nei tre unici eventi Italiani del “Gioia Tour” dei Modà negli Stadi Olimpico di Roma e San Siro di Milano e la grande chiusura alla Fiera di Cagliari la porteranno anche dal vivo in tutta Italia.

Nel 2015 spopola il loro “Arkeos Tour”, spettacolo dedicato alle meraviglie archeologiche Sarde che supera le 30 repliche. A Settembre viene anche pubblicato il loro nuovo singolo “Amore Nou” che vede la collaborazione di Caterina Murino nel videoclip, e che viene pubblicato come spcial track all’interno del CD “Il respiro live” che raccoglie i brani del live interamente cantati dalla nuova voce Nicola Nite.

Nel 2016, visto il grande successo riscosso l’anno prima, grazie al sostegno della regione Autonoma della Sardegna realizzano una seconda edizione del progetto “Arkeos”, che bissa il successo dell’anno precedente superando il numero di repliche dell’anno precedente e toccando manifestazioni importantissime come S. Efisio a Cagliari, Il Girotonno a Carloforte, L’Ardia di Sedilo e i Candelieri di Sassari solo per citarne alcunee riuscendo a varcare ancora una volta il mare con le tappe di Marchirolo, Pavia, Isola d’Elba e ancona. Viene anche realizzato il progetto “DUOS” a bitti in una unica replica con la collaborazione di Davide Van de Sfroos, Ale e Franz, Gavino Murgia e i Tenores di Bitti. 

Ad ottobre è stata pubblicata dalla Sony la raccolta “S’istoria” che contiene tutto il meglio della loro discografia dal 1988 fino agli ultimi successi oltre a un inedito brano dedicato ad Andrea Parodi. Ispirati da questo hanno iniziato a lavorare ad un analogo progetto live che ha subito prodotto un piccolo evento di prova a Barumini in occasione dell’Expo sull’archeologia sarda.

Nel 2017, per la prima volta nella loro carriera si cimentano nella produzione di un Tour acustico/teatrale intitolato Tazenda “S’istoria” per consacrare i loro quasi trenta anni di storia sanciti dalla pubblicazione dell’omonima raccolta da parte della Sony. Lo spettacolo vedrà 8 repliche tra le quali il Teatro di Mons in Belgio, l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il teatro Comunale di Sassari e l’auditorium di Cagliari. Producono inoltre il festival “Pasqua con Andrea Parodi” a Porto Torres con ospite Eugenio Finardi. Producono inoltre il Tazenda “History tour 2017” ovvero lo spettacolo outdoor con oltre 30 repliche. Vengono premiati al Premio Pierangelo Bertoli con il premio “a muso duro”.

Il 2018 è l’anno di consolidamento del progetto acustico cominciato nel 2017, questa volta si intitola “Dentro le parole” come il nuovo singolo prodotto e pubbicato durante l’estate, questa volta le sue tappe raddoppiano rispetto all’anno prima (12). Parallelamente viene come sempre riprogettato il progetto outdoor che si intitola “Ammajos” e che andrà a toccare oltre 30 piazze in Sardegna e una in Toscana.

Nel 2019 il progetto acustico prende il nome di “Gratzias” che fa tappa a Saronno al teatro “Giuditta Pasta” e diversi concerti in Sardegna tra i quali Olbia in occasione dell’evento “Benvenuto vermentino”. Lo spettacolo outdoor mantiene il nome dell’anno precedente “Ammajos”, ma con una produzione completamente rinnovata, con il quale, anche quest’anno, si faranno 35 date tra cui, fuori dalla Sardegna, Fiorano Modenese. Il 2019 è l’anno di uscita del nuovo singolo “Ammajos” e della collaborazione con Pino e gli anticorpi al loro film “Come se non ci fosse un domani” all’interno del quale il brano “Lieve” diventa canzone ufficiale del film.

Il 2020 è stato l’anno segnato dalla pandemia del Covid-19 che ha bloccato in generale l’attività e ha visto posticipare l’uscita del disco prevista per la primavera; ma nonostante ciò non hanno rinunciato alla presentazione del singolo “A nos bier” pubblicato in pieno look down, con un inedito videoclip “home-made”. Gli spettacoli sono stati “2020” per il progetto outdoor, e “TenTAZioni” per quello acustico indoor che si è chiuso con un particolarissimo evento svoltosi all’interno dell’Aula Magna dell’Università degli studi di Sassari. tazenda.it

L’ultimo lavoro dei Tazenda è composto da dodici brani (undici inediti), in lingua sarda, logodurese ed in italiano.

La première nazionale è stata caratterizzata  da un concerto trasmesso in streaming, ripreso all’interno dell’ex carcere sassarese di San Sebastiano (J.Cash docet) grazie al supporto del collettivo artistico “Radiosegnali”. 

Il concerto è visibile sul canale ufficiale YouTube dei Tazenda.

A questo punto dovrebbe seguire un bel commento, una sapiente critica musicale. Dovrei sottolineare come questo lavoro unisce la tradizione e l’innovazione, di come il virus del rock ammicca ai suoni tradizionali e, soprattutto, dovrei iniziare a piazzare qua e là tante belle “etichette”.

Ma visto che avete impiegato già diverso tempo leggermi e dato che non ho la competenza per fare una seria critica musicale, mi fermo.

Ascoltate Antìstasis, potrebbe piacervi, suona molto bene.

Antìstasis: “Coro”, “La ricerca del tempo perduto”, “Ammajos”, “Splenda”, “A nos bier”, “Essere magnifico (feat. Black Soul Gospel Choir)”, “Dolore dolcissimo”, “Tempesta mistica”, “Dentro le parole”, “Innos (feat. Bertas)”, “Oro e cristallo (feat. Matteo Desole)”, “A nos bier (alternative version re-produced by jxmmyvis)”.

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