Analisi dei programmi elettorali: il nucleare

Analisi dei programmi elettorali: il nucleare

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Da un punto di vista puramente teorico la lettura approfondita dei programmi elettorali dovrebbe essere l’attività clou di ogni cittadino che si avvicina al voto.

Invece, quasi sempre, le linee programmatiche ufficiali rimangono sepolte nei siti internet delle formazioni politiche, ignorate e considerate alla stregua di “allegati obbligatori” da depositare insieme alle accettazioni di candidatura ed ai simboli.

I proclami, le lotte per l’attribuzione di un collegio sicuro, gli affondo a gamba tesa sugli avversari monopolizzano l’attenzione delle persone che ancora trovano un qualche stimolo nel seguire la tanto vituperata campagna elettorale.

Abbiamo deciso di dedicare qualche minuto alla lettura dei programmi, prendendo in esame quelli delle principali forze politiche. Non se ne abbiamo a male i partiti che non citeremo; non stiamo facendo alcuna classifica di gradimento o di merito, stiamo solo monitorando il campo delle forze politiche che dovrebbero raccogliere  il maggior consenso il 25 settembre. Se ci siamo sbagliati, escludendo qualcuno che invece meritava maggiore attenzione, ce ne scusiamo.

Riguardo il metodo seguito precisiamo che abbiamo analizzato un solo tema alla volta (saranno diverse le pubblicazioni che proporremo), riproducendo parola per parola quanto scritto dai partiti o dalle coalizioni, senza nessuna aggiunta, nessun taglio, nessun nostro commento a margine.

Chi scrive si augura di non passare per un ingenuo seriale o per lo scemo del villaggio. So perfettamente che i programmi il più delle volte, passata la tornata elettorale, si dimenticano, si modificano in corsa, si ignorano o meglio ancora si contraddicono clamorosamente.  Leggere il programma e prenderlo per oro colato porta, a volte, ad essere condotti al laccio come i ciechi di Bruegel il Vecchio; in ogni caso, a futura memoria, carta canta.

Il primo tema di rilevanza nazionale preso in considerazione riguarda un aspetto del capitolo “energia”, stiamo parlando di NUCLEARE. Ovviamente sul tema più ampio dell’energia i programmi sono quasi sempre molto articolati; in questo fase analizzeremo esclusivamente l’ipotesi di tornare o meno all’utilizzo dell’energia nucleare.


Nel programma di AZIONE-ITALIA VIVA al tema del nucleare viene dedicato un paragrafo nel quale viene preso in considerazione come fonte utilizzabile nel lungo periodo.


Anche nel documento unitario del centrodestra (FORZA ITALIA, LEGA, FRATELLI d’ITALIA, NOI MODERATI) denominato – Per l’Italia – Accordo quadro di Governo – il ricorso all’utilizzo dell’energia nucleare è trattato.

E’ giusto precisare che un partito della coalizione (la Lega) oltre al documento unitario del centrodestra, ha editato anche un proprio programma elettorale molto dettagliato, denominato “Programma di Governo”. In questo documento, composto da 202 pagine, la presa di posizione del partito di Salvini è decisamente più approfondita. Selezioniamo solo due delle sei pagine che trattano il tema, segnalando la numerazione di ciascuna (44,52,56,57,59,98).


Passiamo a ALLEANZA VERDI e SINISTRA, che nel proprio programma elettorale cita il nucleare a pagina 1, primo punto in agenda, escludendone categoricamente ogni possibile utilizzo.


Il MOVIMENTO 5 STELLE nel proprio documento in pillole denominato “dalla parte giusta”, salvo ns. errore, non scrive nemmeno una volta il termine nucleare. Per correttezza riportiamo la sezione del programma relativa all’energia che ignora totalmente il tema, dedicando la propria attenzione esclusivamente alle energie rinnovabili, argomento del quale parleremo in un altro momento.


Anche il PARTITO DEMOCRATICO, nel proprio documento programmatico denominato “insieme per un’Italia democratica e progressista” tratta il tema delle centrali nucleari, escludendone un utilizzo proficuo nel breve termine.


ARTICOLO UNO nel testo intitolato “Priorità e idee programmatiche per la lista dei democratici e progressisti – Il contributo di Articolo Uno” nella sezione dedicata alla transizione ecologica non fa alcun accenno diretto all’utilizzo dell’energia nucleare.


Su questo tema fortemente divisivo sembra che ci siano posizioni decisamente contrastanti, con tutti i distinguo e le precisazioni possibili espresse dai singoli partiti/coalizioni. Rimane il fatto che il tema del nucleare è uno di quegli argomenti che riguardano l’energia, la salute, l’ambiente, la sicurezza.  Pur nel rispetto delle opinioni di tutti, avere verificato che taluni soggetti politici nemmeno lo prendono espressamente in esame, lascia un po’ stupiti ed amareggiati.


Torneremo con un’altra “scansione” dei programmi elettorali tra pochi giorni. Nella nostra prossima pubblicazione parleremo di integrazione delle comunità straniere.

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