Il vento è girato

Il vento è girato

Terza vittoria consecutiva per il Milan femminile di Maurizio Ganz, conquistato in casa contro la Sampdoria allenata da Antonio Cincotta.

Dopo la sciaguratissima gara d’esordio perduta in casa in malo modo contro la Fiorentina, dopo il secco 2 a 0 subito sul campo della Roma, la squadra rossonera ha faticosamente cercato di rimettersi su un giusto binario che potesse portarla a rientrare nel gruppetto delle prime cinque nel ranking.

Ricordiamo come da quest’anno il format della Serie A femminile è radicalmente cambiato.

Lo scudetto della Serie A Femminile è conteso da dieci squadre e si sviluppa in due fasi. Nella prima fase, le squadre si affrontano tra di loro in gare di andata e ritorno, per un totale di diciotto giornate; nella seconda fase le prime cinque della graduatoria accedono ad una poule scudetto, con il palio il titolo di Campione d’Italia (prima classificata) e l’accesso alla UEFA Women’s Champions League (prima e seconda classificata). Le ultime cinque si affrontano invece in una poule salvezza; l’ultima retrocede direttamente in Serie B e la penultima dove giocarsi la salvezza in una gara di play out contro la seconda del campionato cadetto.

Le 5 squadre di ciascuna poule si affronteranno in un girone all’italiana, con 4 gare di andata e 4 gare di ritorno per ulteriori 10 giornate complessive (2 turni di riposo ciascuno).

Come dicevamo l’avvio in questa stagione del Milan è stato assai complicato, complice una trasferta negli USA che ha portato più danno che beneficio ed una conseguente lunga lista di infortuni che ha decimato la rosa a disposizione di Ganz. Dalla terza giornata la tendenza si è invertita ed il Milan ha iniziato a macinare un gioco migliore, mettendo in cassaforte punti preziosi sottratti al Sassuolo ed al Parma.  La prova del nove è giunta in occasione della quinta giornata del girone di andata, avversario di turno la Sampdoria.

©FIGC Calcio Femminile

Qualche anno fa Pepp Guardiola coniò una bella frase prima della partita tra il suo City e l’Atalanta di Gasperini: “affrontarla è come andare dal dentista, si soffre sempre”. Fatte ovviamente le debite proporzioni, potremmo utilizzare la stessa locuzione per descrivere le squadre di Cincotta.

Sempre ben calibrate, tatticamente ordinate, difficilmente si disuniscono se si trovano in svantaggio, un buon mix tra fisicità e tecnica, mai sconfitte in partenza anche se affrontano avversari con un blasone più prestigioso. Una squadra, quella ligure, perfetta per capire se il Milan ha cambiato davvero  passo oppure se si trova ancora in una fase intermedia di assestamento.

La giornata autunnale è perfetta, temperatura mite ed un bel sole ci attendono al Puma House of Football, il nuovo centro sportivo rossonero sorto recentemente all’interno del “Vismara” di Milano.

Unica particolarità che notiamo sino dalla fase di riscaldamento è che, in diverse parti del terreno di gioco, la palla scorre rasoterra più lentamente del solito. Probabilmente una combinazione dovuta all’abbondante innaffiamento del campo ed un’erba un filo troppo alta. In tribuna, tornata finalmente piena, anche alcune ex calciatrici rossonere oggi in forza ad altri team e rimaste sempre attaccate ai colori del Milan, come la slovacca Mária Korenčiová, estremo difensore del Como.

Come di consueto proponiamo la cronaca dell’incontro elaborata dall’ufficio stampa del Milan:

“Partenza sprint al Puma House of Football, con la Samp che passa alla prima occasione: Baldi salta prima Fusetti, poi Giuliani e deposita in rete al 3′. Il Milan risponde con vigore e trova il pari al minuto 7: cross di Bergamaschi e destro al volo di Asllani che buca Odden firmando l’1-1. Riequilibrata la gara, le rossonere mettono alle corde le Doriane senza concedere pause. Al 12′ tentativo di Adami dal limite bloccato da Odden, al 21′ Asllani scambia con Bergamaschi e calcia, trovando ancora una volta la deviazione in angolo dell’estremo difensore ospite. Il Milan continua a spingere e costruisce ancora: al 32′ contropiede comandato da Bergamaschi che allarga per K. Dubcová, assist per Asllani che non trova il momento giusto per concludere. Nel finale di tempo ci provano anche K. Dubcová (39′) e Thomas (41′), senza fortuna.

La seconda frazione riparte con lo stesso copione, e le rossonere vanno subito alla ricerca del gol del vantaggio. Al 47′ uno-due tra Adami e Thomas, conclusione precisa ma debole dell’italiana che non sorprende Odden. Basta attendere un minuto, però, per il sorpasso rossonero: K. Dubcová si libera sulla destra e mette al centro, sul cross tagliato si avventa Asllani che in spaccata devia in porta la palla del 2-1. Il ritmo cala con il passare dei minuti ma è sempre il Milan a rendersi pericoloso: al 52′ destro al volo di K. Dubcová murato dalla difesa ospite, mentre al minuto 60′ il tentativo di Thrige è respinto da Odden. La Samp fatica a rendersi pericolosa, con Giuliani sempre attenta a sventare i traversoni delle blucerchiate. Dopo quattro minuti di recupero arriva il fischio finale: finisce 2-1”.


L’avvio è da brivido, una colossale dormita della retroguardia rossonera che consente alla doriana Baldi di siglare una bella rete, il classico gol di rapina che ne mette in evidenza la grande reattività ed il fiuto per il gol.

Tutto sommato questa rete è l’ideale per vedere se nella squadra di Ganz qualcosa è davvero cambiato, viste le sbandate delle prime due giornate causate in larga parte dalla confusione mentale arrivata all’insorgere delle prime difficoltà.

Qualcosa è cambiato. Questa volta il Milan rimane concentrato, non perde di colpo le proprie coordinate tattiche, si riposiziona e parte con la mente più serena che in passato. Mentalmente un primo inequivocabile segnale di stabilità ritrovata. Il pareggio giunge dopo pochi minuti e da quel momento l’iniziativa del gioco rimane alle rossonere, che non cadono nell’errore, fatale in passato, di sentirsi già vincitrici designate. La Samp è sempre viva, continua a macinare il proprio gioco e contende ogni pallone con il giusto tono atletico nei contrasti, gli schemi non saltano mai ed il copione di Cincotta viene rispettato con disciplina.

Il Milan vince con pieno merito, un solo gol distanzia le due formazioni al triplice fischio, ma i progressi sul campo sono evidenti. Niente più lanci lunghi e pedalare, fatti per riprendere fiato, ma fraseggio ordinato palla a terra. Niente più lanci in verticale fatti a memoria eseguiti guardandosi la punta dei piedi ma sguardo alto e lettura puntuale del gioco.

E soprattutto, finalmente, tecnica personale e fiducia in se stesse coniugate nel modo migliore. Fraseggio di prima, stop fatti in grazia di Dio, coraggio nelle giocate anche più impegnative. Il vento è cambiato, ora il Milan ha trovato piena coscienza delle proprie potenzialità e gioca di conseguenza, da squadra che può e deve essere tra le leader del torneo. Un miglioramento complessivo dell’intera squadra che spazza via alcune perplessità che stavano toccando il mister e lo staff tecnico tra i tifosi.

Senza volere proporre classifiche di merito, dato che l’intera squadra si è comportata in modo egregio, è comunque doveroso sottolineare ancora una volta la prestazione “top” di Kosovare Asllani. La calciatrice svedese è veramente determinante per il gioco rossonero e mantiene fede alle aspettative, altissime, di inizio stagione.

Valentina Bergamaschi (Photo by Francesco Scaccianoce/Getty Images)

Capitolo a parte per il nostro Capitano Valentina Bergamaschi che ha festeggiato ieri  le 100 Maglie in Rossonero, un traguardo importante per una ragazza che ha saputo, in ogni contingenza, rimanere concentrata sul proprio lavoro e sul proprio ruolo, diventando il punto di riferimento indiscusso dell’intero team. Altri cento di questi giorni Valentina.

Le sue parole e quelle di mister Ganz le potete ascoltare attivando questo link.

https://www.acmilan.com/it/news/videos/interviste/2022-10-01/milan-sampdoria-le-reazioni-rossonere

Appuntamento alla sesta giornata di serie A. Il 15 ottobre dopo la pausa per la Nazionale sarà giornata di derby, il Milan sarà ospitato in casa dalla capolista Inter.

Nessuna paura, il vento è girato…


Photo copertina by Francesco Scaccianoce/Getty Images


MILAN-SAMPDORIA 2-1

MILAN (3-5-2): Giuliani; Árnadóttir, Fusetti, Mesjasz; Bergamaschi, Grimshaw, Adami (31’st Mascarello), K. Dubcová, Thrige; Thomas (25’st Piemonte), Asllani. A disp.: Babb, Beka; Carage, Tucceri Cimini; Cesarini, Vigilucci; M. Dubcová. All.: Ganz.

SAMPDORIA (4-3-1-2): Odden; Panzeri, Spinelli (34’st Čonč), Pettenuzzo, Giordano (43’st Seghir); Fallico (1’st Regazzoli), Re, Baldi (21’st Oliviero); Rincón; Gago, Tarenzi (21’st Cedeño). A disp.: Tampieri; De Rita, Pisani; Cuschieri. All.: Cincotta.

Arbitro: Saia di Palermo.
Gol: 3′ Baldi (S), 7′ Asllani (M), 3’st Asllani (M).
Ammoniti: 44′ Bergamaschi (M), 33’st Oliviero (S).

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